Tutto nelle mani degli esperti del J Medical. Le possibilità di Federica Brignone di riuscire a essere presente alle Olimpiadi di Milano-Cortina passano dalle capacità del centro medico della Juventus che nel corso degli anni è stato punto di riferimento per atleti di punta e non solo nel mondo del calcio.
La scelta del J Medical
Le speranze di riuscire a essere in pista a Milano-Cortina sono abbastanza poche, nell’ambiente c’è chi parla di miracolo sulla possibilità di vedere Federica Brignone in gara alle Olimpiadi invernali italiane. Ma qualche chance c’è e per riuscire a coglierla questa è la fase più complicata. La vincitrice della Coppa del Mondo ha deciso quindi di affidarsi alle cure del J Medical in questa fase della riabilitazione per avere a disposizione i migliori trattamenti possibili per riuscire a ridurre al minimo i tempi di recupero. Niente Valle d’Aosta o casa a Milano, la Tigre ha scelto Torino per provare a rimettersi subito in pista.
Anche Sinner a Torino
Il J Medical nel corso degli anni è diventato un punto di riferimento per gli atleti italiani e non solo. La struttura creata dalla Juventus ha pochi uguali in Europa, qualcosa di simile l’ha realizzata il Barcellona ma è dedicata solo ai tesserati della sua Polisportiva. Nel corso degli anni invece il J Medical ha aperto le porte a tutti soprattutto ai tennisti con Berrettini e Vavassori che si sono curati a Torino, ma anche nel caso di Jannik Sinner. Il tennista numero 1 al mondo ha effettuato la riabilitazione dopo il problema all’anca accusato nel corso dei torneo di Madrid ed è tornato anche alla vigilia delle ATP Finals.
Goggia: la rivelazione sull’infortunio
Di infortuni purtroppo ne sa qualcosa Sofia Goggia che nel corso della sua carriera ha dovuto fare i conti con tantissimi problemi fisici. La sciatrice azzurra ha concesso un’intervista a Repubblica in cui ha parlato della sua situazione della sua compagna di squadra Federica Brignone e ha rivelato anche una possibile causa per la caduta e per il conseguente infortunio: “La scelta di fare gli Assoluti è personale, è meritorio quello che dice Federica e lei ha sempre partecipato. Segue i suoi valori. Io invece non li faccio mai. In parte perché poche volte sono arrivata a fine stagione a posto fisicamente, un po’ perché credo che scende il livello delle gare e cala anche l’attenzione degli atleti di Coppa del Mondo. Non so se a Federica sia successo questo ma io la penso così. Per me sono un rischio che non voglio correre”.