Dopo l’ottima stagione con la maglia del Bologna e l’Europeo 2024 con quella italiana, Riccardo Calafiori è in procinto di trasferirsi all’Arsenal, che per l’azzurro classe 2002 dovrebbe versare circa 45 milioni di euro nelle casse dei felsinei. Parte dell’incasso finirebbe però al Basilea, che detiene il 50% della rivendita del giocatore, e proprio questo ricavato sarebbe alla base di una possibile disputa legale tra il club svizzero e la Roma, che a sua volta detiene il 40% sulla rivendita del club elvetico.
- Calafiori dal Bologna all’Arsenal: ci guadagna anche il Basilea
- Il trasferimento di Calafiori dalla Roma al Basilea
- Le pretese della Roma
Calafiori dal Bologna all’Arsenal: ci guadagna anche il Basilea
Stando alle ultime indiscrezioni il trasferimento di Riccardo Calafiori dal Bologna all’Arsenal si dovrebbe chiudere per una cifra intorno ai 45 milioni di euro, una bella plusvalenza per i rossoblu, che lo avevano prelevato la passato stagione per 4 milioni dal Basilea, al quale però spetta anche il 50% della futura rivendita del classe 2002, ovvero circa 22,5 milioni. Ed è qui che entra in gioco la Roma.
Il trasferimento di Calafiori dalla Roma al Basilea
Nell’agosto 2022, la Roma cedette Calafiori al Basilea per 2,5 milioni di euro – una miseria se paragonati al suo valore attuale – più il 40% della sua futura rivendita. L’anno successivo il club svizzero ha poi venduto l’azzurro classe 2002 al Bologna per 4 milioni, versando poco più di 1,5 milioni nelle casse della società giallorossa, esaurendo, a loro modo i vedere, quella clausola sulla futura rivendita.
Le pretese della Roma
La Roma però non sarebbe affatto d’accordo e vorrebbe anche il 40% della parte che il Basilea incasserebbe dal passaggio di Calafiori da Bologna all’Arsenal, ovvero circa 8 milioni di euro, che farebbero certamente comodo a Florent Ghisolfi per andare a caccia di rinforzi sul mercato. Al momento i legali delle due squadre stanno analizzando nei minimi dettagli il contratto della cessione agli elvetici da parte dei giallorossi, che sarebbero altamente irritati dal comportamento del club svizzero tanto da poter ricorrere alle vie legali, in modo da non rischiare un’altra beffa dopo quella di aver lasciato partire uno dei giovani azzurri più interessanti in circolazione.