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Che fine ha fatto Eric Cantona: il francese diventato King d’Inghilterra

La storia di una delle icone del Manchester United e della Premier League anni '90, Eric Cantona: il bad boy cacciato dalla Francia diventato King in Inghilterra

Ultimo aggiornamento:

Matteo Morace

Matteo Morace

Live Sport Specialist

La multimedialità quale approccio personale e professionale. Ama raccontare lo sport focalizzando ogni attenzione sul tempo reale: la verità della dirette non sono opinioni ma fatti

Considerato come uno dei giocatori più forti, più talentuosi e più iconici della storia del calcio, Eric Cantona è rimasto impresso nella memoria degli appassionati per le sue giocate fuori dal comune e per i suoi folli scatti d’ira che ne hanno segnato la carriera. Da bad boy cacciato dalla Francia a King d’Inghilterra eletto nel 2001 come “Calciatore del secolo” dai tifosi di un club storico e importante come il Manchester United. Personaggio dal grande carisma e leader autorevole, Cantona è stato e continua a essere tutto e di più. Fenomeno con il pallone tra piedi, pittore, attore di successo e musicista.

Gli inizi in Francia

Eric Cantona nasce a Marsiglia il 24 maggio 1966 da Albert, infermiere di professione e pittore per passione, ed Eleonore Raurich. Si avvicina al mondo del calcio per il padre, da cui eredita la passione per questo sport e il ruolo, quello del portiere. Presto i suoi allenatori si rendono però conto che quello del portiere non è il più adatto al suo talento e lo spostano in attacco, dove può avvicinarsi al ruolo del suo idolo, quel Johan Cruijff che Cantona definisce: “Un vero artista, un visionario”.

Inizia la sua carriera all’Auxerre, dove arriva nel 1981 e con cui esordisce in prima squadra a 17 anni nel 1983. Dopo essere stato mandato in prestito al Martigues in seconda divisione per farsi le ossa, esplode tra le file dei biancoazzurri nella stagione 1986/87, in cui mette a referto 13 gol in campionato.

La stagione successiva si conferma, ma casca anche nella sua prima follia in campo, un’entrata killer su Michel Der Zakarian da cui scaturisce una rissa sul campo da gioco. Dopo il trionfo all’Europeo Under-21 su di lui si scatena un’asta a cui credono parte tutte le principali squadre francesi e…il Milan di Berlusconi. Alla fine a spuntarla è il Marsiglia, sua squadra del cuore.

L’esplosione di un temperamento… difficile

Dopo soli sei mesi, durante un’amichevole Cantona, furioso per essere stato sostituito, lancia sugli spalti un pallone e getta a terra la propria maglietta. Il presidente del Marsiglia, Bernard Tapie, decide quindi di convocarlo nel suo ufficio per riprenderlo. Nonostante alla fine venga perdonato, Eric colpisce Tapie prima con un destro sul fegato e poi uno sulla mascella, mandando a terra il presidente. All’uscita dall’ufficio dice ai bodyguard che: “Il principale ha chiesto di portargli un bicchiere d’acqua”.

Sempre nello stesso periodo, non contento, decide anche di offendere il c.t della Nazionale francese, Henri Michel: “Apprezzo molto Mickey Rourke. Dice che a gestire gli Oscar sono dei pezzi di m… Ecco penso che Henri Michel non si allontani molto”. Successivamente viene mandato in prestito al Bordeaux e al Montpellier, che trascina alla conquista della Coppa di Francia.

Dopo le buone prestazioni in prestito viene richiamato dal Marsiglia, ma visti i dissensi con il nuovo allenatore Raymond Goethals, viene ceduto dopo una sola stagione al Nimes nell’estate del 1991. Il dicembre successivo viene inizialmente squalificato dalla Federcalcio francese per un mese dopo che in una partita scaglia il pallone addosso all’arbitro. Squalifica che viene poi aumentata a tre mesi per aver definito tutti i membri della commissione degli idioti.

Il primo addio al calcio, la pittura e l’approdo in Inghilterra

Dopo la squalifica decide di ritirarsi dal calcio e dedicarsi a un’altra passione ereditata dal padre: quella per la pittura. Non si tratta di una scelta che sorprende più di tanto, già nel 1987 aveva dichiarato a France Football che “Il calcio è un’arte minore, io sono interessato a quelle maggiori. Voglio vivere la follia creativa dell’artista. Sono affascinato dalla sofferenza, il grande artista è sempre incompreso”.

Ma per il calcio perdere un talento come il suo sarebbe davvero uno spreco troppo grande. E ne sono consapevoli anche il c.t della Francia, Michel Platini, e il suo vice Gérard Houllier, che lo convivono a indossare nuovamente egli scarpini e gli consigliano di andare a giocare in Inghilterra, dove viene scartato dal Liverpool e fa un provino per lo Sheffield Wednesday, prima di accasarsi al Leeds United.

Dai successi col Leeds al trasferimento al Manchester United

Al Leeds United diventa subito idolo della tifoseria, che gli riserva il coro “Ooh-aah Cantona”, e si rivela fondamentale per la conquista dello scudetto e della Charity Shield contro il Liverpool che lo aveva scartato e al quale segna un tripletta per vendicarsi. Dopo una sola stagione si trasferisce ai rivali del Manchester United per l’irrisoria cifra di 1,2 milioni di sterline.

Arrivato per sostituire l’infortunato Dion Dublin, in breve Cantona diventa un elemento imprescindibile nello scacchiere di Alex Ferguson e a fine anno conquista lo scudetto, diventando il primo a riuscire a vincere due edizioni consecutive del campionato inglese con due squadre differenti.

Quel fallo che gli costò una stagione

I Red Devils, di cui è diventato ormai leader indiscusso, si ripetono anche la stagione successiva, 1993/94, quando viene eletto “miglior giocatore dell’anno della PFA”. Nessuno sembra poter fermare il Manchester United e Eric, se non Eric stesso. In occasione della sfida in trasferta contro il Crystal Palace del 25 gennaio 1995, Cantona si fa espellere per aver tirato un calcio al difensore Richard Shaw.

Durante l’uscita dal campo Eric sente un tifoso avversario urlargli “tornate nel tuo paese!”, affermazione alla quale Cantona risponde scagliandosi contro di lui e colpendolo con un calcio volante stile kungfu. Questo episodio porta l’Equipe a scrivere “Per piacere tenetevelo”, messaggio riferito agli inglesi.

Cantona non si scuserà mai per quell’episodio, anzi. Quando viene chiamato dalla FA per essere ascoltato, risponde in maniera ironica: “Vorrei scusarmi con il presidente della commissione, con il Manchester United, con Maurice Watkins e con Alex Ferguson. E vorrei chiedere scusa anche alla prostituta che ha dormito nel mio letto la notte scorsa”.

Questo episodio lo porta a venire squalificato per nove mesi, perdendo di fatto tutto il resto della stagione, che vede il Manchester United, privo del proprio leader, perdere il campionato in favore del Blackburn, che vince con un solo punto di vantaggio al termine di una stagione molto combattuta.

Re d’Inghilterra

L’anno successivo il Manchester United rivoluziona la propria rosa. Vengono infatti ceduti alcuni dei titolari per dare spazio ai giovani talenti del vivaio come Beckham, Scholes, Neville e Giggs, cosa che porta molti degli addetti ai lavori a non considerare i Red Devils dei seri pretendenti al titolo nazionale. E non hanno tutti i torti, visto che i mancuniani si ritroveranno a ben 12 punti di distanza dalla prima classificata a un certo punto della stagione.

Ma tutto cambia quando Cantona torna in campo e riprende la forma persa durante il periodo di inattività. Il Manchester United compie una rimonta incredibile in Premier League e completa il suo secondo double dopo quello riuscito nel 1993/94. In questa occasione Eric diventa anche il primo giocatore straniero a vincere l’FA Cup da capitano.

Cantona decide poi di appendere definitivamente gli scarpini al chiodo a 30 anni, dopo aver conquistato il suo quinto campionato inglese, quello della stagione 1996/97, e quando si è ormai guadagnato l’appellativo di King Eric, che più che un soprannome sa di vera e propria incoronazione.

Fonte: ANSA
Eric Cantona al Festival di Cannes

Le sue mille vite dopo il calcio

Una volta ritiratosi dal calcio Cantona non è certo rimasto con le mani in mano e nemmeno coi piedi fermi. Conclusa la carriera sui campi verdi, diventa infatti il capitano della Nazionale francese di beach soccer, selezione di cui sarà anche allenatore ai Mondiali del 2006. Eric diventa anche testimonial Nike e protagonista di tanti spot pubblicitari diventati iconici, come Joga Bonito. Nel 2011 Cantona diventa dirigente dei New York Cosmos, ruolo dal quale viene licenziato nel 2014 dopo una rissa, perché il lupo perde il pelo, ma non il vizio.

Cantona continua a esplorare anche il suo lato artistico. Dopo la sua esperienza da pittore intraprende anche la carriera di attore con successo, carriera iniziata in realtà durante i suoi ultimi anni da calciatore dei Red Devils. Eric recita al fianco di attori e attrici importanti, tra le quali Monica Bellucci e Cate Blanchett, ed è anche protagonista del celebre film di Ken Loach “Il mio amico Eric”. A testimonianza di quanto sia un artista eclettico, lo scorso 2 giugno Cantona ha anche rilasciato un singolo musicale dal titolo “The friend we lost”. Insomma, King Eric non smette di stupire e sorprenderci e la domanda a questo punto è solo una: quale sarà la prossima vita del Re?

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