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Calciomercato Serie C, girone C: le mosse dell’Avellino, Foggia attivo. Caos Taranto: Giove si dimette

Entrano nel vivo le operazioni in entrata e in uscita dei club di Lega Pro inseriti nel raggruppamento meridionale e intanto scoppia il caso Iacovone

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Marco Festa

Marco Festa

Giornalista

Frequentatore di stadi ed esperto di calcio, ama agganciare e far domande a idoli e futuri campioni. Anzi, spesso precorre gli addetti ai lavori e li scova prima di loro

S’infiamma il calciomercato nel girone C di Serie C. Il raggruppamento meridionale della Lega Pro si preannuncia, come sempre, estremamente competitivo. È caccia ai rinforzi per affrontare il campionato nel miglior modo possibile. Molto attivo l’Avellino, che punta a vincere il campionato dopo il secondo posto e l’eliminazione in semifinale playoff nella scorsa stagione. Non meno attivo il Foggia, che ambisce al ruolo di mina vagante. Catania e Trapani non stanno a guardare, mentre continua il restyling della rosa anche in casa Benevento. Intanto, è caos a Taranto: il presidente Giove si è dimesso. Ancora una volta c’è lo stadio “Iacovone” al centro di un caso infinito.

Avellino, fortemente Redan. Preso De Salvo, Mulè verso il Crotone

L’Avellino vuole fortemente Redan per completare l’attacco, rimasto orfano di Sgarbi, rientrato al Napoli per fine prestito e girato al Bari. L’olandese, di proprietà del Venezia, nella scorsa stagione alla Triestina, tentenna perché preferirebbe giocare all’estero o in Serie B ma nelle ultime ore le parti sembrano essere più vicine. Ieri è stata la giornata del centrocampista diciottenne De Salvo, tesserato dopo essersi messo in mostra nel campionato Primavera 2 con la maglia del Cosenza: per lui primo contratto da professionista. Sul fronte uscite, Mulè è promesso sposo del Crotone mentre è stato definito il trasferimento di Rizzo a titolo definitivo alla Cavese. In lista di sbarco anche l’argentino Llano.

Trapani scatenato, Lescano è a un passo

Scatenato il Trapani, che sta per assicurarsi Lescano della Triestina. Il Catania segue Montalto e si appresta ad annunciare Guglielmotti. Il Picerno ha ufficializzato Papini. L’Audace Cerignola è vicina al Jallow della Turris e ha messo sotto contratto l’ex Monopoli, Paolucci. Il Foggia, che sta per vedere sfumare Lescano è sulle tracce di Gatto dopo aver ufficializzato la decima operazione in entrata: c’è il sì di Felicioli. Il Benevento ha salutato Marotta: giocherà in Serie D nella Puteolana.

Caos Taranto, si dimette Giove: “Non vado avanti senza il nostro stadio”

A tenere banco non è, però, solo il calciomercato. Terremoto a Taranto. Il presidente Giove si è dimesso annunciando il suo passo indietro con una lunga lettera di addio per spiegarne le motivazioni:

“Sono stati anni meravigliosi, vissuti con grandi soddisfazioni e qualche amarezza che il calcio e lo sport in genere ci riservano. Siamo riusciti a riportare il Taranto Calcio, con grandissimi sacrifici, grandissima volontà ed impegno nel campionato professionistico dopo tanti, ma tanti anni, trascorsi nel campionato Dilettanti, conquistando sul campo, in quel famoso 13 Giugno, il primo posto e la promozione alla categoria superiore.

Questo campionato professionistico di Lega Pro, che disputiamo da 3 stagioni con la quarta che sta per iniziare, oltre la parte tecnico sportiva è un mondo burocratico e finanziario molto complesso. Qualsiasi club di Lega Pro, DICO QUALSIASI, fa enorme fatica solo all’eventuale miracolo di poter raggiungere un ipotetico pareggio di bilancio, in quanto a differenza dei campionati di Serie A e Serie B, la Lega Pro si sostiene solo ed esclusivamente con la forza e la disponibilità dei Club con sponsorizzazioni, incassi di botteghino, minutaggi ed ipotetiche plusvalenze”.

Giove: “Taranto iscritto, rassicurazioni sullo stadio disattese”

Giove ha aggiunto: “Un presidente di Club di Serie C fa tutto questo solo ed esclusivamente per l’attaccamento alla città, alla maglia e ai colori sociali, unito al sogno di raggiungere la sospirata Serie B che potrebbe consentire un equilibrio finanziario più sereno ai club che vi partecipano. Pertanto solo ed esclusivamente l’amore e la passione spingono i presidenti a portare avanti queste missioni difficilissime e proibitive.

Con grandissimo malessere e grandissima delusione mi spiace comunicare a tutti i tifosi che la mia missione, la mia carica e il mio attaccamento al nostro amato Taranto si concludono definitivamente in data odierna (31 luglio 2024, ndr), con disimpegno totale al club. Questa dolorosa decisione nasce esclusivamente per la vicenda dei Giochi del Mediterraneo e precisamente la ristrutturazione dello Stadio Erasmo Iacovone.

È noto a tutti che ho provveduto ad iscrivere il Taranto FC 1927 al prossimo campionato di Lega Pro, dopo aver avuto grandissime rassicurazioni da parte di tutti gli organi competenti che ci riportavano che avremmo continuato a giocare allo Iacovone nonostante la ristrutturazione in atto”.

Giove: “Una catastrofe per il Taranto non poter giocare allo Iacovone”

Giove ha concluso: “Contrariamente da quanto espresso sempre dal Ministro Abodi, parole di cui io conservo traccia, ci troviamo oggi a fronteggiare una decisione assurda e catastrofica, quella di non poterci concedere lo stadio per la stagione corrente.

Nonostante anche nell’incontro di qualche mese fa presso la Subfor di Taranto, dinnanzi alla presenza dello stesso Ministro, del Commissario Massimo Ferrarese, dell’Amministratore di Sport e Salute Diego Nepi e del Vicesindaco Gianni Azzaro del Comune di Taranto, ricevemmo rassicurazioni da parte di tutti che avremmo svolto un regolare campionato con i lavori in corso.

Dopo aver ottenuto il TULPS dal Comune di Taranto, che ci consentiva di giocare le gare tra le mura amiche con una capienza di 10900 spettatori, ieri abbiamo ricevuto la comunicazione da parte del Comune di Taranto e dal Commissario Ferrarese che tutto ciò sarà possibile solo sino al 30 settembre, venendo di conseguenza meno a tutti gli accordi stabiliti nei mesi precedenti.

Questo diventa per il Taranto un danno d’immagine e soprattutto economico di notevoli proporzioni, in quanto nessun imprenditore che guida una squadra di Lega Pro, può resistere ad una situazione simile. È chiaro ed evidente che probabilmente nel corso degli anni qualcuno, dico qualcuno, avrebbe dovuto organizzare per tempo delle soluzioni alternative per la vita del calcio a Taranto.

Considerando di non poter contare per le prossime due stagioni, sui nostri tifosi sugli spalti, di non poter contare su un budget di sponsorizzazioni e botteghino, ho deciso definitivamente di farmi da parte. Lascio spazio a questo meraviglioso stadio e mi astengo da dare valutazioni sul progetto e soprattutto sui costi.

Ringraziando anticipatamente tutti coloro che in questi anni mi hanno sostenuto, porgo un caloroso abbraccio.

Il Presidente, Massimo Giove”.

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