Tensione alle stelle in casa Napoli dopo la clamorosa sconfitta di Empoli. Avanti di due gol a 10′ dal termine, la squadra di Spalletti si è fatta raggiungere e superare dai toscani, che non vincevano da prima di Natale, grazie a una serie incredibile di errori difensivi e a un evidente calo di concentrazione. Lo scudetto è sfumato, per l’aritmetica qualificazione in Champions servono 3-4 punti. De Laurentiis è preoccupato: sa che il Napoli non può restare fuori dalla coppa più importante per il terzo anno di fila.
- Il Napoli va in ritiro, tensione nello spogliatoio
- Napoli, accuse tra giocatori e Meret all'angolo
- Napoli spedito in ritiro, ma ai tifosi non basta
Il Napoli va in ritiro, tensione nello spogliatoio
Dopo la partita del Castellani il Napoli ha annunciato la decisione di andare in “ritiro permanente” a partire da martedì. Poi è arrivata la precisazione: “Ritiro deciso da Spalletti e avallato dalla Società”. E la squadra? Non era per nulla d’accordo. Come riferito dal Corriere dello Sport, Insigne, Mertens e altri senatori hanno provato subito a cambiare lo scenario, ma senza successo. Poi sono tornati alla carica con l’allenatore in treno, durante il viaggio di ritorno. Tutto inutile: solo una vittoria sul Sassuolo nella gara di sabato potrebbe (ma non è scontato) far cambiare le cose.
Napoli, accuse tra giocatori e Meret all’angolo
Per nulla serene, del resto, anche le discussioni tra i calciatori. Per la Gazzetta dello Sport, dopo la sfida con l’Empoli c’è stata una sorta di processo interno alla squadra, con rimpalli di responsabilità tra i diversi protagonisti. Il vicepresidente Edo De Laurentiis, dopo aver rifilato calci e pugni agli armadietti, si è lasciato andare a una dura sfuriata contro i calciatori. Meret? Isolato in un angolo. Il portiere, autore di un goffo errore nell’azione del 2-2, è rimasto a lungo chiuso in se stesso con la testa tra le mani, ignorato da tutti i compagni.
Napoli spedito in ritiro, ma ai tifosi non basta
E i tifosi? Molti ricordano che fu proprio un ritiro a “rompere il giocattolo” con Ancelotti. L’ex calciatore Gianni Improta, dalle frequenze di Canale 21, fa una domanda: “Perché Spalletti chiede ora il ritiro e non prima delle gare con Fiorentina e Roma?”. Altri tifosi sono indignati per le comode modalità della clausura: “Il ritiro permanente? Giusto. Ma da subito, non da martedì”. Crescenzo è sarcastico: “Certo che fa davvero ridere: dopo essere usciti dalla corsa scudetto mandano la squadra in ritiro permanente”. Mentre Giovanni se la prende con Insigne e Mertens: “I soliti, anche con Ancelotti erano loro”.
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