Perché la Lega ancora non dirama il comunicato ufficiale sulle gare di serie A che verranno disputate a porte chiuse? L’accordo col Governo e con il ministro dello sport Spadafora è stato già trovato, nelle zone a rischio non ci saranno tifosi sugli spalti e sono state già individuate le sei partite per le quali si chiuderanno gli stadi. Tra queste c’è anche Juventus-Inter (con l’ipotesi di trasmetterla in chiaro se ci sarà un accordo tra le parti), ma in attesa del comunicato non c’è ancora certezza.
I BIGLIETTI – Sul sito ticketone al momento è possibile acquistare il biglietto per la partitissima di Torino (che avrebbe garantito un incasso record). In Piemonte l’ordinanza sulle manifestazioni sportive vige fino a sabato 29 febbraio. Risultato? In assenza di comunicati ufficiali si vuole aspettare fino alla fine.
IPOTESI – C’è anche la possibilità di vietare la partita solo ai non residenti in Piemonte, dove si contano solo 3 casi già in quarantena.
LE REAZIONI – Molti tifosi sui social si aggrappano alle date: “L’ordinanza vige fino alle 24 del 29/2. Attualmente quindi Juve-Inter, prevista l’1/3, potrebbe giocarsi a porte aperte a meno di aggravamento della situazione e prolungamento dei divieti. Possibili limitazioni per provenienze”.
L’OSSERVAZIONE – C’è chi nota: “Torino non è un focolaio di COVIDー19 e i 3 contagiati non sono residenti in città. Il presidente Agnelli dovrebbe ribellarsi a questo sopruso” o anche: “Come rovinare una partita e far morire il calcio, che senza i tifosi è niente!”.
PRIORITA’ – Tanti però i tifosi che si preoccupano soprattutto per la sicurezza: “Può rodere, ma evitare contagi e maggiore diffusione del virus in questa situazione è la cosa migliore: tanto li spacchiamo lo stesso, con o senza pubblico. È la giusta accoglienza per Conte: il silenzio dell’indifferenza”, oppure: “Il dispiacere per Juve-Inter a porte chiuse non può essere più forte di ciò che deve unire un Paese: far prevalere la voglia comune di superare un momento di vera difficoltà”.