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Capello al veleno su Milan e Giuntoli: "Ha fatto la guerra ad Allegri"

L'ex CT di Inghilterra e Russia ha avallato le convocazioni di Spalletti ad Euro 2024 e ha messo pressione su Giuntoli dopo la diatriba con Allegri

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

Spalletti-Allegri ‘sì’, Milan ‘no’ categorico e Giuntoli ‘forse’. E’ in sintesi il pensiero di Fabio Capello, intervenuto sul palco della Milano Football Week organizzata da La Gazzetta dello Sport, che da subito ha difeso il CT della Nazionale, Luciano Spalletti, e le sue convocazioni: “Non tutti i giocatori necessari erano a disposizione”. L’ex allenatore ‘salva’ anche Allegri, dopo il finale di campionato e gli scontri con Giuntoli, ma per la gestione del Milan non c’è nessuna parola di buono. Ma cosa farà la Nazionale ad Euro 2024 e quali saranno le sorprese del prossimo campionato di Serie A? Parola a Fabio Capello!

Euro 2024, Capello sulla Nazionale italiana e Spalletti

L’ex tecnico di Inghilterra e Russia dice la sua sulla Nazionale italiana ad Euro 2024: “Io mi emoziono quando c’è la Nazionale. Si gioca in un posto dove tocca fare gli scongiuri, penso alla soddisfazione degli italiani di Germania nel 2006. Mi auguro che Spalletti trovi un gioco che possa mettere in difficoltà gli avversari, nelle due amichevoli non si è visto ma spero di si. La maglia azzurra pesa tanto, speriamo che tutti i giocatori diano il massimo”.

Capello bacchetta il Milan senza nazionali

Capello ha poi parlato del valore del campionato italiano, sottolineando una criticità nella formazione dei giovani giocatori e ha sparato a zero sul Milan: “Siamo più bravi a prendere stranieri che a formare giocatori. Quando leggo che il Milan non ha neanche un convocato in Nazionale, penso a quelli di Capello o Sacchi. Ne davano 8-10”.

Fabio Capello: le prospettive per la prossima Serie A

Pensando al prossimo campionato, Capello ha identificato l’Inter come favorita: “La squadra è confermata tutta, stanno già facendo ottimi acquisti. Hanno una grande dirigenza, sanno cosa serve per entrambi gli obiettivi. Per me è la favorita per il prossimo campionato ma non lo vincerà come l’ha fatto l’anno scorso: la Juventus con Thiago Motta tornerà, il Napoli con Conte sarà un’altra cosa. Sarà un campionato più equilibrato, lo spero, rispetto alle ultime due stagioni. Aspettando questo Milan, se sarà competitivo fino alla fine, dato che dopo il derby è sparito. L’Inter sarà competitiva su entrambe le competizioni”.

I ‘giochisti’ e ‘risultatisti’ secondo Fabio Capello

Capello ha poi fatto una riflessione sul dibattito tra ‘giochisti’ e ‘risultatisti’, riferendosi a stili e approcci di gioco diversi tra allenatori: “Divengono ‘risultatisti’ quando raggiungono il risultato, quando non accade giocando allo stesso modo li mandano via. ‘Giochisti’ sono quelli che pensano che basta tenere la palla: no, va tenuta nel modo giusto. Io penso che vadano bene entrambi, basta che mettano al centro le caratteristiche dei giocatori che hanno. Se uno parte da dietro con i giocatori che non sanno palleggiare fa un favore all’avversario. Guardiola ha iniziato a buttare palla lunga e ha vinto il campionato: dipende dall’intelligenza dell’allenatore”.

Calciomercato, Fabio Capello parla di Zirzkee al Milan

In merito a Zirkzee al Milan, Capello ha dato un’opinione chiara: “Il Milan deve lavorare sulla base che aveva, avendo vinto il campionato due anni prima. Non l’ha fatto nella scorsa stagione. Quando fai il mercato devi pensare a quanto valgono i giocatori che hai: se vale 90, devi comprarne uno che valga 93. Se ne compri dieci che valgono 70, non fai un passo avanti”.

Juve: Fabio Capello su Giuntoli, Allegri e Thiago Motta

Infine, Capello ha parlato dei cambiamenti in corso alla Juventus, con l’arrivo di Thiago Motta che lavorerà con Giuntoli: “Giuntoli deve fare una squadra vincente, dopo aver fatto la guerra all’allenatore. Per come si sono lasciati, Allegri aveva già capito che non avrebbe allenato quest’anno alla Juve. Giuntoli si è preso una grande responsabilità: alla Juve se fai bene hai fatto il tuo, sennò ti mandano via.

L’ex allenatore ha poi aggiunto: “Ora devono essere chiari sugli obiettivi: i tifosi della Juventus non possono pensare di partecipare. Come quelli del Milan: non possono pensare che ci sia l’Inter che domina e gli altri inseguono. Tutti vorrebbero dei grandi giocatori, ora ci sono gli arabi e la Premier: diventa difficile fare il salto di qualità”.

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