Si respira una brutta aria in casa Milan, ma la prossima importante gara di campionato contro la Lazio non c’entra. Il nervosismo dei tifosi è legato alla politica dei prezzi per le gare di Champions League. Tagliandi a costi semi-inaccessibili che hanno scatenato l’indignazione anche di Carlo Pellegatti. La storica voce di Milan Channel dedica il suo intervento sul suo canale youtube alla polemica del giorno, scatenando la rabbia dei fan.
Dice Pellegatti: “E’ stato un sabato caotico, triste e sorprendente che ha riguardato i prezzi dei biglietti di Champions. Mi metto dalla parte dei tifosi, prezzi dai 100 ai 200 euro che hanno sorpreso tutti. Io tifoso che ho sofferto per questo ritorno in Champions e non vedevo l’ora di risentire quella musichetta come devo sentirmi? Se mi metto nei panni della proprietà immagino che in questo momento dicano: siamo dispiaciuti e sorpresi per la reazione dei tifosi che amiamo. Noi però abbiamo investito 60-70 milioni sul mercato, paghiamo tutti gli stipendi e la gara con l’Atletico Madrid ci sembrava una bella occasione, tant’è che in tanti hanno già acquistato il biglietto. Questa reazione però ci fa riflettere per cambiare qualcosa per le prossime partite”. Intanto io vi dico che è stata già sospesa la vendita dei biglietti per il Porto, mi fa sperare che le cose possano cambiare”
Fioccano le reazioni sul web: “Se riusciranno a riempire lo stadio ugualmente, ha ragione la proprietà. Se invece sarà vuoto, vedrai che li abbasseranno i prezzi dei biglietti” o anche: “Abbasseranno solo i prezzi con il Porto….. Altrimenti lo stadio sarà deserto…. Hanno più che raddoppiato i prezzi e tu dici che la proprietà non si aspettava una reazione del genere? A nessuno frega niente dei tifosi perché qualche invasato che riempirà lo stadio lo troveranno…. Volevo venire anche io da Reggio Emilia con mio figlio ho rinunciato” oppure: “Per 200 euro la musichetta della Champions deve cantarmela John Lennon accompagnato da Jim Morrison e Kurt Cobain”
C’è chi scrive: “Non sono solito a lamentarmi delle scelte societarie, non mi compete, ma la questione biglietti mi ha fatto davvero rimanere male, ero a Milanello la mattina di Atalanta – Milan, insieme a tanti altri ragazzi giovani che come me non hanno avuto la fortuna di voi “veterani” di vedere un Milan vincente, ma che nonostante ciò supportano il Milan in ogni modo” o anche: “Per noi comuni tifosi il Milan è una passione è qualcosa che ti trasmette emozioni ma per Elliott il calcio è business loro guardano solo ai bilanci,alle plusvalenze e allo smantellamento della squadra con ingaggi sempre più bassi e biglietti sempre più cari!”
Infine la chiosa: “Conosciamo i punti di vista dei tifosi ( più che giusti) e della società ( incomprensibile , ma errato nei modi). Lo sport popolare per eccellenza, non può diventare ad uso esclusivo dei più facoltosi . Se il calcio non sa sostenersi, le società stare in ordine, meglio che falliscano“