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Cassano: Ranieri a Roma una porcata, senza Spalletti l'Italia non è niente e dico una cosa su Sinner

FantAntonio a Viva el Futbol spara a zero sui Friedkin per la scelta dell'allenatore, difende il ct azzurro e dice la sua sulle imprese di Jannik

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Controcorrente su tutto o quasi. Antonio Cassano è stato ed è così, solo su un personaggio non riesce proprio a staccarsi dal coro ed è Jannik Sinner che ha entusiasmato anche FantAntonio. Il barese è scatenato a Viva El Futbol, si prende la scena, litiga con Ventola su Ronaldo (“ma gioca ancora? “A un certo punto nella vita bisogna anche guardarsi allo specchio e avere un po’ di amor proprio. Ragazzi, CR7 non gioca più a calcio. L’Arabia? Lì potrebbe continuare anche fino a 50 anni. Quello non è calcio In Giappone c’è Kazo Miura che ne ha 58..”) e spara a zero sulla Roma.

Cassano attacca i Friedkin sulla scelta di Ranieri

Quando si parla della Roma Cassano parte in quarta: “I Friedkin hanno commesso l’ennesimo errore, sono incompetenti, hanno fatto una porcata prendendo Ranieri, vogliono solo tenere la piazza tranquilla, l’aveva detto Ranieri stesso che aveva smesso, non io, era in vacanza con la famiglia, ci ritroviamo con un allenatore che può dare tranquillità ma la Roma ha bisogno di altro, un vincente con cui programmare, lui invece parla già da dirigente, che mossa è?”.

Invano Ventola prova a spiegargli che non si potevano spendere troppi soldi per un tecnico di primissimo livello, Cassano è incontenibile: “Significa che hai dato già per morta in questa stagione. Qualcuno sarà anche felice ma è uno schifo, è una mossa azzardata ma gliela faranno pagare ai Friedkin. Poi mi chiedo che ruolo ha Ghisolfi, che risponde sempre in francese, timbra solo il cartellino, doveva andare in America a dire cacciatemi via, stanno capendo che disastro stanno combinando? Ma vai da Mancini e convincilo, un allenatore top, uno che sa attaccare al muro i giocatori, ma non come Juric che li attacca al muro e poi li fa giocare, con Ranieri mi sono buttato in un vicolo cieco già a novembre, vogliono solo salvare il salvabile per evitare di andar giù ma sai che paura che hanno messo ai giocatori, che già sono senza personalità?”.

Cassano salva Spalletti

Capitolo Nazionale. Per il barese questa Italia non ha grandi campioni ma ha un fenomeno in panchina: “Anche quando le cose sono andate male, ho sempre reputato e reputo ancora una cosa: abbiamo una sola cosa meglio degli altri, l’allenatore, Spalletti è più bravo degli altri. Però io mi discosto dall’idea che ho di questa nazionale, perché il nostro allenatore ha dato un’identità, ed è la cosa più bella di positivo che ho visto in queste sei partite, l’identità.

Una cosa è allenare in squadra normale e una cosa è in nazionale. Lui in tre mesi è riuscito a dare un’identità, anche se si è preso delle responsabilità molto più grandi di quelle che sono perché secondo me la maggior parte delle responsabilità le hanno i giocatori. Io penso che la cosa migliore è l’identità che Spalletti che è un genio ha dato. Io ieri sera vedevo la partita al contrario: Spalletti allenava la Francia e Deschamps l’Italia, finiva 8-0 per Spalletti, perché è talmente più forte e vedi proprio come lui sviluppa. Anche il gol che abbiamo fatto: la mezzala viene a prendere la palla, la dà su Dimarco, recupero su Guendouzi, Dimarco la riprende e si butta dentro, va attaccare Frattesi e Cambiaso. Un’azione bellissima, identitaria. Esterno con esterno, bellissimo. Però io non mi discosto dall’idea che abbiamo una nazionale scarsa, non me lo toglie nessuno dalla testa”.

Sinner fa impazzire Cassano

La puntata si era aperta però con gli applausi a Bagnaia, perdente di successo, e con l’elogio di Sinner. Cassano è in estasi: “Era dal 1986, da Lendl, che un tennista non vinceva tutte le gare senza perdere un set, è una macchina spara-palle, mi impressiona la testa, sta mettendo nel bagaglio anche le palle corte”. Il suo unico rivale è Alcaraz: “Se lo spagnolo se non dovesse avere quei vuoti, a pensare sempre che deve andare in vacanza a Formentera, vedremo cose stratosferiche, ha due anni in meno e ha vinto due Slam in più, ma Sinner per i prossimi 15 anni sarà sempre n.1 o n.2 per non dire quello che ha passato col caso-doping, bello anche l’abbraccio finale al team: conosco Vagnozzi, bravissimo, è fondamentale, dice Vagnozzi che tra due anni Jannik sarà ancora più forte di ora e che si fa? Ingiocabile, viene al campo, saluta e se ne va senza neanche giocare. Lui è uno che non fa trasparire emozioni, è un fenomeno, all’epoca di Federer sapevi che Roger poteva anche perdere con Djokovic, Nadal o altri, ora Sinner con chi può perdere a parte Alcaraz?”.

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