Costantemente fuori dal coro, Antonio Cassano con i suoi giudizi divide il pubblico e fa discutere, trasformandosi in una garanzia di successo per la Bobo Tv di Christian Vieri, spazio online che piace a molti tifosi proprio per il tono leggero con cui si parla di calcio.
Stavolta a finire nel mirino dell’ex fantasista è stato Romelu Lukaku, accusato di non riuscire a incidere nelle partite importanti dopo la prestazione opaca offerta nella partita persa dal Belgio contro l’Italia.
Cassano stronca Lukaku
“È facile far gol con Empoli, Frosinone, Sampdoria o in nazionale contro Andorra, Liechtenstein – le parole di Cassano nei confronti di Lukaku -. Contro l’Italia un 38enne, Chiellini, non gli ha fatto veder palla. Ma non parlo di zona gol: non è riuscito a tenere un pallone, a far salire la squadra, niente di niente”.
Per l’ex giocatore, insomma, Lukaku è stato del tutto cancellato dal campo. “So che non è facile giocare contro Chiellini – ha aggiunto -, uno dei migliori della storia italiana, però Lukaku doveva fare qualcosa di più. Non riusciva a fare niente e non ha avuto neppure l’intelligenza di buttarsi dalla parte di Bonucci”.
La rabbia dei tifosi interisti
Ai tifosi dell’Inter, e non solo, le parole di Cassano non sono piaciute e su Inter sono stati in molti a criticarlo e a difendere Lukaku, già attaccato il passato da Fantantonio. “Adesso, Cassano è proprio malato di una malattia si chiama Lukaku-phobia, non ha cura”, il commento su Twitter di Prince. “Contro l’Italia Lukaku ha segnato su rigore, ha fatto tantissimo movimento (il tiro di De Bruyne è un esempio), faceva salire la squadra ed è andato 3 volte vicinissimo al gol. E fortunatamente non ha fatto altro. Ma Cassano come le guarda le partite?”, si chiede Giacomo.
Ed Emanuele aggiunge: “Stava per fare una doppietta, Spinazzola ha salvato sulla linea e c’è stata un’altra parata di Donnarumma su un suo tiro”. “Ancora una volta Cassano non perde occasione per tacere, ha fatto stupidaggini da giocatore e continua sparandole da commentatore”, conclude Michele.