Ricomincia la Champions League, e la Juventus è chiamata all’immediato riscatto dopo la difficile partenza in Serie A, con appena un punto conquistato in tre partite. Massimiliano Allegri non può permettersi una falsa partenza anche in Europa e sta progettando in vista della trasferta di Malmoe una totale ristrutturazione dell’assetto della squadra, che ritornerà ad un anomalo 4-4-2.
Il mister toscano ritrova i sudamericani (Danilo, Alex Sandro, Bentancur, Cuadrado e Dybala), che saranno tutti titolari in Svezia. Inoltre dovrebbe rivedersi dal 1′ Matthijs de Ligt. In Italia restano gli acciaccati Federico Chiesa e Federico Bernardeschi, oltre agli infortunati di lungo corso Kaio Jorge e Arthur.
Wojciech Szczesny è quindi confermatissimo tra i pali nonostante il pessimo avvio di stagione, davanti a lui De Ligt e Bonucci con Danilo ed Alex Sandro terzini. A centrocampo sulle fasce Cuadrado e Rabiot, al centro Bentancur e Locatelli, al debutto in Champions con la maglia della Vecchia Signora. Davanti il duo Dybala-Morata.
Sullo stop di Chiesa, Allegri si è espresso così: “Chiesa non era sereno, sentiva strano il flessore. Non porto un giocatore col rischio che si faccia male. Poi lui non ha la gestione della partita, va a strappi. A Bernardeschi è venuto fuori un dolore al collaterale del ginocchio: niente di che, ma portare giocatori così non ha senso. Siamo 17, bastano e avanzano”.
A dare la carica ci ha pensato Bonucci, che ha di nuovo fatto un appello ai giovani: “Dobbiamo ritrovare l’umiltà degli anni vincenti, i giovani devono capire che questa maglia è diversa”.