Hanno l’ambizione di diventare il campionato più bello e appetibile del mondo, però nel frattempo puntano a giocare la Champions League Uefa, come quei “poveracci” del calcio del Vecchio Continente da cui si riforniscono di campioni, veri o presunti, pagandoli a peso d’oro, spesso ben oltre il loro effettivo valore di mercato. È il paradosso dei paperoni del calcio saudita, alla continua ricerca di legittimazione internazionale. In attesa del Mondiale 2034, che sarà assegnato al governo di Riad tra poche settimane, circola da un po’ una voce, che si fa via via più insistente: uno o più club della Saudi League potrebbero giocare la più prestigiosa delle coppe europee.
- Al Nassr e Ronaldo in Champions, la clamorosa indiscrezione
- L'Uefa: "Nelle nostre coppe solo squadre di federazioni affiliate"
- Quale squadra d'Europa farebbe posto al team dell'Arabia Saudita?
Al Nassr e Ronaldo in Champions, la clamorosa indiscrezione
Dall’Arabia Saudita è rimbalzata per l’ennesima volta un’indiscrezione, più probabilmente una boutade, che però deve aver acquisito una certa credibilità se è stata ripresa dalla testata britannica Football Talk. L’Uefa, secondo organi di stampa sauditi, avrebbe intenzione di invitare l‘Al Nassr, il club in cui milita Cristiano Ronaldo, alla Champions League 2024-25, quella del prossimo anno, per la prima volta aperta a 36 squadre. Il motivo? Tenetevi forte: l’Al Nassr sarebbe una delle tre squadre più popolari al mondo (chi non conosce l’Al Nassr? Chissà quali sono le altre due, a questo punto), motivo per cui potrebbe beneficiare di una speciale wild-card dall’Uefa.
L’Uefa: “Nelle nostre coppe solo squadre di federazioni affiliate”
L’Asian Champions League evidentemente sta stretta ai sauditi, in più è praticamente invisibile nel resto del mondo. Ecco dunque periodicamente spuntare storie e indiscrezioni improbabili come quella appena descritta. In più occasioni l’Uefa ha ribadito che nelle “sue” coppe c’è spazio solo per squadre delle federazioni affiliate e l‘Arabia Saudita non ne fa parte. In più, come la metteremmo col Fair Play finanziario, che nella Saudi League ha parametri decisamente più permissivi (eufemismo) rispetto a quelli dell’Uefa?
Quale squadra d’Europa farebbe posto al team dell’Arabia Saudita?
Non è chiaro poi un altro aspetto: quale squadra europea, legittimamente qualificata alla competizione, lascerebbe spazio alla blasonatissima e conosciutissima formazione di Ronaldo, che sarebbe invitata direttamente dall’Uefa? Insomma, le contraddizioni e i punti di domanda di fronte all’eventualità di un Al Nassr invitato a giocare la Champions sono davvero tante, troppe. Ma in Arabia Saudita ci credono davvero. E soffiano sul fuoco degli entusiasmi, per quello che sarebbe un ingresso storico nel calcio dei “grandi”.