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Chi è Blessin, il “piccolo Klopp” chiamato a salvare il Genoa

Dopo il no di Labbadia il club rossoblù ha puntato su un altro tecnico tedesco conosciuto solo dagli addetti ai lavori

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Dopo il no di Bruno Labbadia, che ormai sembrava essere l’erede di Andryi Schevchenko, il Genoa ha annunciato ieri di aver scelto Aleksander Blessin come nuovo allenatore. 

Il tecnico tedesco, 48 anni, avrà pochi mesi per far assimilare il suo gioco a Sirigu e compagni e centrare una salvezza complicata: il Genoa è attualmente penultimo con 12 punti, solo 2 in più della Salernitana ultima e a ben 6 lunghezze dal Venezia, 17esimo e oggi salvo. 

Chi è Aleksander Blessin

Ma chi è Blessin? Dopo una carriera da attaccante nelle serie minori tedesche si è formato da allenatore nelle giovanili del RB Lipsia, club che da quando è entrato nell’universo Red Bull ha sposato una filosofia calcistica piuttosto rigida, fatta di un calcio offensivo, intenso, verticale, da esprimere attraverso giocatori giovani e di talento, da valorizzare e poi rivendere. 

Dopo 8 anni nel vivaio del club tedesco nel 2020 Blessin ha fatto le valigie e s’è trasferito in Belgio, assumendo la carica di allenatore del KV Oostende, squadra senza titoli in bacheca che porta fino al 5° posto in campionato e terzo ai playoff, sfiorando così l’accesso alla Conference League e vincendo il titolo di allenatore dell’anno. 

Decisamente peggiore il suo cammino in questa stagione: accettando la proposta del Genoa avanzata dal d.s. Johannes Spors, con cui Blessin ha lavorato nel Lipsia, il tecnico tedesco ha lasciato il KV Oostende al terzultimo posto. 

Intensità alla Klopp

Tatticamente Blessin non ha un sistema di riferimento, in carriera ha proposto difese a 3 e 4 in base alle esigenze, proprio come altri “maestri” della scuola tedesca degli ultimi anni, come Tuchel o Rangnick. Al di là dei moduli, Blessin è stato spesso accomunato a Klopp per il tipo di gioco: predica infatti un calcio verticale, diretto, che più che nella ricerca del possesso ha nel gegenpressing – ovvero il pressing che scatta immediatamente dopo aver perso la palla, nella trequarti avversaria – la sua arma preferita per creare occasioni da gol. 

In questo senso, giocatori come il giovane Kelvin Yeboah o il difensore Hefti, elementi adatti a un gioco ad alta intensità, potrebbero tornare utili all’allenatore tedesco, che al Genoa si gioca l’occasione della vita. 

Tifosi genoani scettici

Intanto, però, i tifosi (non solo genoani) hanno accolto il suo ingaggio con scetticismo, se non come una resa alla retrocessione. “La domanda non è ‘chi è Blessin?’, ma ‘come lo hanno trovato?’”, scrive su Twitter Tare. “È uno sconosciuto venuto a fare curriculum visto che ha allenato ad oggi solo un club che attualmente è in zona retrocessione in Belgio. La serie A è altra cosa”, aggiunge Marco. 

“In un’ottica a lungo termine la scelta di Blessin può starci. Resta una seconda scelta presa dopo il no di Labbadia ma può permettere ai tifosi del Genoa di sperare in un futuro più o meno distante molto più roseo del presente”, il commento controcorrente di Gianmarco.        

Chi è Blessin, il “piccolo Klopp” chiamato a salvare il Genoa Fonte: Getty Images

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