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Chi è Paolo Banchero: la nuova stella italiana alla conquista dell'Nba

Conosciamo meglio Paolo Banchero scelto con la chiamata N.1 dagli Orlando Magic al Draft Nba: dalle sue origini italiane, i genitori con cui si è presentato a braccetto alla "lottery" e le sue caratteristiche, tecniche e non solo

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Dopo Bargnani, Belinelli e Gallinari un altro azzurro promette di fare strada nel basket che conta, quello della Nba. Lui è Paolo Banchero e nella notte, fin qui più importante della sua vita, è stato chiamato come prima scelta al draft della National Basketball Association. Roba non per tutti, se non hai talento e capacità.

Tutti ne parlano un gran bene, il ct Pozzecco non vede l’ora di averlo con la canotta azzurra e noi vogliamo conoscerlo meglio, dalle sue origini italiane, i genitori con cui si è presentato a braccetto alla “lottery” e le sue caratteristiche, tecniche e non solo.

Paolo Banchero: papà Mario e mamma Rhonda

Paolo Napoleon James Banchero, questo il suo nome intero per esteso, è stato scelto con la chiamata N.1 dagli Orlando Magic. Un italiano non era chiamato come prima scelta di un Draft NBA dai tempi di Andrea Bargnani (2006). Paolo è nato il 12 novembre 2002 a Seattle.

La sua origine italiana si deve a papà Mario , un passato da giocatore di football al college (con i Washington Huskies), prima di abbandonare lo sport e aprire una macelleria che vende insaccati rigorosamente italiani a Seattle. Proprio negli anni al college, Mario Banchero conosce Rhonda Smith che giocava a pallacanestro. I geni del basket Paolo deve averli ereditati dalla mamma visto che Rhonda è stata un’ottima giocatrice per Washington, con tanto di record di migliore realizzatrice all-time nella storia dell’ateneo. Scelta al Draft del 2000 della WNBA, è stata prima professionista per poi diventare coach della Holy Names Academy a Seattle.

Le origini italiane di Paolo Banchero

L’italianità di Banchero si deve, come detto, al padre Mario che proviene da una lontana famiglia originaria dell’Emilia Romagna, di cui un ramo pare sia residente ancora in Liguria. Grazie a questa “discendenza” Paolo ha ottenuto nel 2022 la cittadinanza italiana. Lo stesso Paolo ha più volte dichiarato di voler quanto prima conoscere il suo Paese d’origine, l’Italia e giocare in futuro per la Nazionale. Musica per le orecchie del neo ct Gianmarco Pozzecco.

Banchero: dal College a Duke incantando l’Ncaa

Fisico predisposto, pare fosse già lungo quasi un metro prima dei due anni. A 18 anni è arrivato a superare i due metri. Gli inizi nel basket di Banchero sono nello stato di Washington, per la precisione nella O’Dea High School prima di scegliere Duke per il suo anno da freshman al college. Qui ha conquistato tutto e tutti, a cominciare da coach K, al secolo Mike Krzyzewski, una vera e propria autorità del basket in generale a livello universitario, al ritiro dopo aver passato oltre 40 anni alla guida di Duke.

Banchero ha trascinato Duke fino alle Final Four poi perse in semifinale contro gli storici rivali di North Carolina – partita chiusa con 23 punti dal talento azzurro), venendo inserito anche all’interno del terzo quintetto All-American (quelli che premiano i migliori talenti in uscita dal college).

Che giocatore è Paolo Banchero, i problemi di sudorazione

Potenza, tiro, fisicità e duttilità. Paolo Banchero è un giocatore che in America amano definire “positionless”. Cioè capace di ricoprire tutti i ruoli, molto versatile. Se dovessimo dargli una collocazione in campo diremmo Ala grande moderna, con grande propensione offensiva, senza far mancare presenza a rimbalzo e aiuto in difesa.

Unica pecca, forse, finora su Paolo Banchero è un piccolo problema che lui stesso ha ammesso sulla sua tenuta atletica. nell’arco dei 48 minuti. Banchero perderebbe circa 3 chili a partita a causa dell’eccessiva sudorazione. Non solo il giocatore si disidrata in fretta, ma perde anche diverse energie. Questo succedeva spesso a inizio stagione a Duke dove negli intervalli di gioco gli davano da bere una bibita a base di fluido ossigenato che viene subito assorbito dall’organismo appena viene messo in bocca.

Chi è Paolo Banchero: la nuova stella italiana alla conquista dell'Nba Fonte: Ansa/Getty

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