Dopo quattro stagioni di purgatorio in Serie B, il Frosinone ha ritrovato la A per la gioia di un intero territorio, la Ciociaria, scesa in strada a festeggiare per un successo figlio della programmazione e della continuità. Una testa della classifica raggiunta a inizio campionato e praticamente mai abbandonata…
- Il Frosinone torna in Serie A: un successo figlio della costanza (e di Grosso)
- I numeri da record del Frosinone
- L'attacco assortito dei ciociari: da Mulattieri a Moro, passando per Roberto Insigne e Caso
Il Frosinone torna in Serie A: un successo figlio della costanza (e di Grosso)
A guidare i giallazzurri, dalla panchina, Fabio Grosso, eroe da giocatore dei Mondiali 2006, ma ancora in attesa della prima, vera soddisfazione da tecnico dopo le esperienze poco fruttuose con Bari, Hellas Verona, Brescia e Sion, dopo aver cominciato a muovere i primi passi da allenatori nel settore giovanile della Juventus. La dirigenza frusinate, con a capo il presidente Maurizio Stirpe – ancora scosso, come tutta la città, dall’improvvisa scomparsa del fratello Curzio, avvenuta una settimana fa – ha puntato fortemente su di lui senza stravolgimenti, nonostante il beffardo nono posto della stagione passata.
I numeri da record del Frosinone
Un successo, si diceva, figlio della costanza e della continuità. E dei grandi numeri: migliore attacco con 54 reti realizzate e migliore difesa con 21 subite alla pari del Genoa (altra piazza che si appresta a festeggiare il ritorno diretto in A). Settantuno punti, con un vantaggio di 10 lunghezze sul terzo posto occupato dal Bari (inaspettatamente fermato al San Nicola dal Cittadella 1-1) a tre giornate dalla fine. Venti clean sheet: quelli collezionati dall’estremo difensore ex Sassuolo Stefano Turati. Una difesa che vede la presenza del veterano Fabio Lucioni e dell’ex Juventus Gianluca Frabotta.
L’attacco assortito dei ciociari: da Mulattieri a Moro, passando per Roberto Insigne e Caso
Là davanti, a segnare nella splendida e rinnovata casa del “Benito Stirpe”, stadio gioiello di un’impiantistica così rara da trovare nel calcio italiano, bomber Samuele Mulattieri con 12 reti (assente per infortunio nelle ultime tre partite), Giuseppe Caso a quota 8 così come Roberto Insigne, fratello del più noto Lorenzo e specialista dai calci piazzati. Fari puntati anche sui giovani prospetti offensivi Luca Moro e Gennaro Borrelli.