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Ciclismo, la curiosa previsione di Nibali sugli italiani nei Grandi Giri

Lo Squalo, che ha deciso di ritirarsi dopo questo 2022, non vede che un azzurro possa presto vincere una grande corsa a tappe. Ma fa anche un augurio a Ganna.

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Si è chiusa un’era in questo 2022 per il ciclismo italiano e internazionale. Si sono infatti ritirati Alejandro Valverde, Philippe Gilbert ma soprattutto Vincenzo Nibali. Il campionissimo, due volte vincitore del Giro d’Italia, ha tratto un bilancio della sua carriera e ha parlato di quello che potranno fare gli altri azzurri negli anni a venire.

Il rimpianto della carriera di Nibali

‘Lo Squalo’ ha rilasciato una lunga intervista a Global Cycling Network e ha parlato innanzitutto dei grandi rimpianti della sua carriera. Uno è di sicuro l’oro olimpico sfumato a Rio 2016. Sull’altro non ha dubbi: “Penso di aver avuto il maggior numero di presenze al Giro di Lombardia e alla Liegi-Bastogne-Liegi“.

“In effetti la Liegi mi piaceva molto e mi dispiace un po’ di non averla vinta – ha infatti tenuto a precisare Nibali -. Ci sono andato molto vicino, ma va bene così. Bisogna anche sapersi accontentare nella vita”. Però ha ottenuto tanti altri successi, come la Vuelta di Spagna 2010 e il Tour de France 2014.

Gli italiani nei Grandi Giri per Nibali

Il messinese si è poi focalizzato sulle battaglie intense che ha avuto in carriera. I nomi dei rivali più forti sono certi: “Nelle corse a tappe lo erano senza dubbio Chris Froome e Alberto Contador – così Nibali -. Nelle gare da un giorno è sempre stato di sicuro Valverde a prendersi la scena”.

Per ‘Lo Squalo‘ però nessun azzurro sarà presto in grado di vincere un Grande Giro: “In questo momento per le corse a tappe non vedo corridori italiani all’altezza. Magari si potranno costruire nel fisico e nella mente in futuro. Ora, mi dispiace dirlo, bisognerà aspettare un po’“.

Le corse da un giorno secondo Nibali

Sul fronte delle Classiche e delle gare da un giorno, il discorso è diverso per Nibali: “Ci sono diversi italiani che possono ancora crescere e magari vincere una Monumento. Primo fra tutti Ganna. In pista ha vinto ormai tutto, ora dovrebbe concentrarsi di più sulle corse Monumento”.

Bagioli potrebbe fare qualche passo in avanti e sta crescendo anche Battistella – ha aggiunto Nibali -. Non ha ancora vinto ma ha quella grinta. Ciccone è in una fase in cui deve concretizzare di più. Sono tutti lì, ma serve ancora quel qualcosa in più per fare la differenza”.

Ciclismo, la curiosa previsione di Nibali sugli italiani nei Grandi Giri Fonte: Getty

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