Virgilio Sport

Ciclocross, Van Aert sfida Van der Poel nel mondiale di Lievin. "Lo faccio per amore di questo sport"

Domenica prossima a Lievin, nel mondiale francese che chiude la stagione di ciclocross, si rinnova il duello tra Van der Poel (grande favorito) e Van Aert.

Pubblicato:

Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Gira che ti rigira, Wout e Mathieu sanno che non possono fare a meno l’uno dell’altro. E sarà così anche domenica prossima, quando a Lievin, in Francia, il mondiale di ciclocross metterà in palio un’altra maglia iridata, che da due stagioni a questa parte campeggia sulla schiena di Van der Poel. Favorito d’obbligo anche nell’edizione alle porte, alla quale a sorpresa ha deciso di prendere parte anche Van Aert, con l’intento di provare almeno a prendersi un posto sul podio e sfruttare eventuali sventure del rivale neerlandese.

Bagno di folla a Lievin: attesi 40.000 spettatori

Il confronto tra i due marziani del ciclismo del Nord (tanto sul fango quanto su strada nella bella stagione) è sempre un evento al quale in pochi vogliono mancare. Anche adesso che van der Poel appare giocoforza il più forte, avendo preparato la stagione dei ciclocross in modo maniacale, seppure una frattura a una costola rimediata in una caduta a fine dicembre lo abbia costretto a saltare qualche appuntamento rispetto all’iniziale tabella di marcia stilata con i suoi preparatori.

A Lievin saranno almeno 40.000 gli spettatori attesi nella giornata di domenica: molti faranno il tifo per Van Aert, dal momento che si corre vicino al confine col Belgio, sulle strade che delimitano l’area dove ad aprile va in scena la Roubaix. Che è uno degli obiettivi stagionali di Wout, assieme al Fiandre e in attesa di vederlo debuttare al Giro d’Italia il prossimo maggio, sperando che stavolta non ci si metta di mezzo una caduta come successo lo scorso anno alla Dwaars, la corsa d’avvicinamento al Fiandre, che di fatto gli costò l’intera stagione delle classiche del Nord.

Wout lo fa “per amore di questo sport”. Mathieu applaude

Perché mai Van Aert ha deciso di concedersi un ultimo giro di giostra stagionale nel ciclocross, ben sapendo che la superiorità di van der Poel non può essere messa in discussione? “Per l’amore che ho per questa disciplina. L’ultima gara di Coppa del Mondo a Maasmechelen è stata eccezionale: il calore del pubblico è qualcosa che non si può descrivere, sentivo di avere delle forze che in realtà non avevo, ma che arrivavano direttamente dalla spinta di tutti coloro che erano ai lati del percorso. Le voglio riprovare ancora una volta: vada come vada, so che mi divertirò da matti. E so anche che così facendo avrò una possibilità in più per preparare meglio la stagione su strada”.

Van der Poel, non appena ha saputo della presenza del grande rivale, ha avuto parole di grande elogio: “Bello vederlo al via, sarà un avversario in più, ma avere Wout è sempre qualcosa di speciale. Per me cambierà poco: sono concentrato su ciò che devo fare, di rivali ce ne sono tanti e non dovrò certo cambiare atteggiamento perché correrà anche Van Aert. È bello però per il movimento sapere che un grande campione abbia deciso di cambiare i propri piani e partecipare a una gara così importante”.

La grana del vecchio contratto: Van Aert paga 662mila euro

Van Aert domenica prossima proverà anche a distogliere l’attenzione da quello che è un “piccolo” grattacapo che gli è capitato proprio nelle scorse ore: un giudice lo ha condannato a pagare un indennizzo di 662mila euro a favore di Sniper Cycling, la società gestita dall’ex corridore professionista Nick Nuyens, che tra i suoi asset possedeva anche la Verandas Willem-Crelan, formazione per la quale Wout ha corso fino al 2018 prima di legarsi (praticamente a vita) alla Jumbo, poi diventata Visma.

La cifra in realtà è già stata corrisposta nel 2021, ma adesso in appello è stata confermata. Van Aert ruppe il contratto con Sniper Cycling adducendo tra i motivi alcune “violazioni gravi” e “pratiche inaccettabili” fatte dalla società nei confronti suoi e del suo staff di lavoro (capitanato dal diesse Niels Albert), al quale venne chiesto di redigere documenti legati alla loro collaborazione. Nel 2019 vinse la prima causa davanti al Tribunale del Lavoro di Mechelen, ma Nuyens vinse il ricorso al Tribunale del Lavoro di Anversa nel 2021.

In Cassazione la sentenza è stata confermata, ma viste le ultime stagioni di Van Aert, al di là dell’esborso economico non di poco conto, la storia sembrerebbe aver dato ragione al corridore, che alla Visma ha trovato la sua definitiva (e meritata) consacrazione.

Tags:

Leggi anche:

Limitless Solutions

ULTIME GALLERY

ULTIME NOTIZIE

SPORTS IN TV
E IN STREAMING

GUIDA TV:
Eventi sportivi in diretta tv oggi

SPORT TREND

Caricamento contenuti...