Lasciate ogni speranza, o voi che agganciate… il pedale. Perché quando c’è Mathieu van der Poel ai nastri di partenza di una gara di ciclocross, nella migliore delle ipotesi si può sperare di lottare solo per la piazza d’onore. Programma pedissequamente rispettato anche nell’appuntamento di Loenhout con l’Exact Cross, il quarto stagionale per il fuoriclasse neerlandese, condito come tutti gli altri con un successo che testimonia lo straordinario momento di forma che attraversa. E dire che nell’Azencross tutti aspettavano il duello con Wout Van Aert, al debutto in questo inverno nelle ruote grasse. Risultato? Il fiammingo ha chiuso giù dal podio, ma tutto sommato il suo l’ha fatto egregiamente. Anche se chiedergli di provare a controbattere alle accelerate di Van der Poel era oggettivamente troppo.
Merlier e Sweeck ci provano, ma MVDP non si prende
Soltanto il belga Laurens Sweeck, già visto all’opera nel Superprestige di Mol, ha provato a tenere le ruote del campione del mondo in carica della disciplina. Lo ha fatto andando a riprenderlo nel corso del secondo giro, dopo che al termine del primo MVDP aveva già accumulato un margine di una decina di secondi grazie a una decisa sferzata avvenuta a metà giro, dopo l’iniziale abbrivio firmato da un ottimo Tim Merlier.
Ma quando Sweeck s’è avvicinato, subito Mathieu ha capito che era bene rilanciare l’azione: un paio di giri di controllo, poi nel quarto ecco l’accelerazione alla quale nessuno sa di poter rispondere, con inevitabile fine delle speranze di gloria del belga. Van der Poel s’è così involato verso l’ennesimo successo, il numero 166 in carriera, anche se non è mancato un brivido durante la sesta tornata (la penultima), quando un tratto più scivoloso del previsto ha tradito il neerlandese, scivolato a terra ma senza conseguenze.
Già dopo la vittoria a Gavere l’alfiere dell’Alpecin Deceuninck s’era “rimproverato” per qualche errore di traiettoria: chissà quante se ne dirà stasera allo specchio…
Van Aert, ritorno sfortunato: due volte a terra
Alla fine la piazza d’onore non è andata a Sweeck, vittima di un incidente meccanico nel convulso finale di gara. Così alle spalle di van der Poel, staccato di “soli” 14 secondi, s’è piazzato il campione europeo in carica Thibau Nys, con Sweeck costretto a chiudere suo malgrado sul terzo gradino del podio.
Van Aert, all’esordio stagionale dopo le assenze al Superprestige di Mol e a Gavere (causa influenza), non ha potuto certo forzare troppo la mano: nel secondo giro, quando si trovava all’inseguimento di van der Poel, è caduto e ha perso un po’ di secondi, ma è rimasto sempre attaccato agli inseguitori, commettendo però un errore nello sprint finale quando ha colpito una transenna con un pedale, finendo nuovamente a terra (quarto posto finale). Il belga non sarà in scena domenica a Besançon, che torna nel calendario di Coppa del Mondo (presente MVDP).