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Ciclocross, van der Poel fa un altro sport: dopo Zonhoven domina anche a Mol. E pensa alla Tirreno-Adriatico

Partenza clamorosa nella stagione di ciclocross per Mathieu van der Pol, che dopo Zonhoven domina anche a Mol. Ma sullo sfondo c'è già la stagione su strada

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

È ricominciata la campagna nel fango di Mathieu van der Poel. Che ha dominato la gara di debutto stagionale a Zonhoven e s’è imposto anche a Mol nella prima tappa del Superprestige, il circuito di ciclocross più famoso al mondo, quello che durante le feste chiamerà a raccolta migliaia di appassionati, pronti a combattere il freddo con qualche buon liquore o bevanda ad alta gradazione “energetica”. Ma per godersi lo spettacolo di MVDP tutto è concesso, anche sobbarcarsi qualche ora di attesa al freddo. Tanto poi ci pensa lui a scaldare l’atmosfera.

Cavalli del motore di livello superiore

Se a Zonhoven erano bastate tre curve al neerlandese per prendere il comanda della corsa e infliggere distacchi siderali agli avversari, stavolta c’è stato un po’ più da faticare. Merito soprattutto del belga Laurens Sweeck, che a metà gara è andato anche a ricucire la manciata di secondi di distacco che aveva accumulato nei primi 4 passaggi di gara.

Ma al sesto giro, nel primo tratto sabbioso, van der Poel ha scatenato tutti i cavalli del motore e se n’è andato, come solo i fuoriclasse sanno fare: un’accelerazione spaventosa con la quale ha lasciato sul posto il povero Sweeck, che ha patito anche lo sforzo fatto in precedenza per andare a riaccordarsi al campione del mondo in carica. In poco più di un chilometro e mezzo sono stati 25 i secondi di ritardo accumulati dal belga, che pure s’è preso con onore la seconda piazza di giornata, che considerando la modalità “alieno” di MVDP equivale a un primo posto assoluto “tra gli umani” (ritardo sopra il minuto). Terzo posto finale per Michael Vanthourenhout a un minuto e mezzo abbondante.

L’ammissione di colpa: “Gare più noiose con me? Mi spiace…”

Van der Poel, che domenica ha fatto il suo debutto stagionale sul fango, ha ammesso di essere rimasto sorpreso dalla capacità di infliggere distacchi così pesanti ai suoi avversari già dai primi appuntamenti della sua breve stagione invernale. “Mi spiace se la gente pensa che quando ci sono io la gara risulti più noiosa. In realtà non mi aspettavo di andare così forte: ho fatto tanti allenamenti, anche diversi rispetto alle mie abitudini, ma sinceramente non credevo di poter essere così performante da subito.

A Zonhoven ho fatto forse una delle migliori gare di sempre, qui a Mol sono riuscito ad andare forte pur cercando di gestire un po’ le forze. Il mio obiettivo stagionale nel cross è sempre e comunque il mondiale (a Lievin, in Francia, si gareggerà nel primo week-end di febbraio) e credo che la condizione stia andando già nella giusta direzione”.

Mathieu pensa alla Tirreno-Adriatico

A margine dei due successi, il neerlandese dell’Alpecin Deceuninck ha anche annunciato che quest’anno aprirà la sua stagione su strada alla Tirreno-Adriatico o alla Parigi-Nizza, dunque anticipando il debutto rispetto alla Milano-Sanremo, dove lo scorso anno lanciò meravigliosamente Philipsen che s’impose su Matthews e Pogacar: “Non correrò la Classicissima come prima gara dell’anno, ma ancora non ho deciso dove debuttare”.

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