La pubblicazione del report relativo ai risultati economici finanziari di Exor, la holding della famiglia Agnelli, ha portato alla luce anche i risultati del semestre dal 1° gennaio al 30 giugno 2022 della controllata Juventus.
Il dato fa riferimento ai dati contabili consolidati dalla stessa Exor per il primo semestre 2022, ma non è ancora un dato ufficiale della società bianconera. Il report porta comunque alla luce una perdita della Juve per il periodo considerato pari a 132 milioni di euro.
- La quota della controllante Exor
- I dati del primo semestre 2021
- L'impatto di Dusan Vlahovic
- La nota di Exor sul futuro della Juve
Un passivo che va a sommarsi ai 119 milioni già annunciati per il semestre 1 luglio – 31 dicembre 2021, portando la perdita prevista complessiva nel bilancio chiuso al 30 giugno 2022 dalla Vecchia Signora a 251 milioni di euro.
La quota della controllante Exor
La quota di proprietà di Exor è pari al 63,8% del pacchetto azionario della Juventus, e quindi il “peso” della perdita registrata in questi sei mesi dal club della Famiglia Agnelli è di 84 milioni di euro.
Il primo semestre del 2021 di Exor ha riportato una perdita di 77 milioni di rosso e la quota che è gravata sulle casse di Exor è stata pari a 49 milioni di euro.
Il dato pubblicato deve essere sottolineato ma analizzato con cautela in quanto non definitivi relativamente ai conti della Juventus riportati nella semestrale di Exor e utilizzati per la stesura del consolidato della holding.
Come già accaduto negli scorsi esercizi, però, il dato che emerge dai conti Exor un punto di partenza per anticipare quello che sarà poi il risultato definitivo che risulterà dal bilancio della società bianconera quando il consiglio di amministrazione della Juventus si riunirà tra il 16 e il 23 settembre prossimo per approvare il bilancio al 30 giugno 2022.
Solo allora si conoscerà il dato puntuale del risultato di bilancio della stagione 2021-22 in quanto il valore pubblicato da Exor potrebbe subire ulteriori aggiustamenti in caso di poste di bilancio straordinarie, come già accaduto nel 2019/20.
In quella situazione quanto emerso dalla semestrale della holding si rivelò poi essere inferiore a quello registrato a bilancio dalla Juventus.
In quell’esercizio nella prima metà della stagione 2020/21 chiuse con una perdita di 113,7 milioni e al termine dell’esercizio registrò un record negativo con 209,9 milioni di perdite.
I dati del primo semestre 2021
Il primo semestre di questo esercizio, relativo al bilancio 2021/22, si è chiuso per la Juventus con una perdita di 119 milioni di euro, superiore a quella dei primi sei mesi dell’esercizio precedente di circa 5,3 milioni.
Il perché di questo totale è riconducibile a minori ricavi per 35,2 milioni di euro, che derivano da minori proventi per diritti radiotelevisivi (-38,8 milioni di euro), e pari a 106 milioni di euro al 31 dicembre 2021.
I minori ricavi da diritti TV sono parzialmente compensati da un aumento di 8 milioni relativi ai ricavi da stadio, che si sono assestati a 13,2 milioni di euro grazie alla parziale riapertura dell’Allianz Stadium che ha garantito maggiori proventi all’inizio della scorsa stagione.
I ricavi del primo semestre 21/22
- Ricavi da gara: 13,2 milioni;
- Ricavi da diritti tv: 106,3 milioni;
- Ricavi da sponsor e pubblicità: 71,7 milioni;
- Ricavi da vendite di prodotti e licenze: 13,5 milioni;
- Proventi da gestione calciatori: 5,4 milioni;
- Altri ricavi: 12,9 milioni;
- TOTALE: 223,0 milioni.
I costi del primo semestre 21/22
- Costi per servizi esterni: 34,1 milioni;
- Costi per personale tesserato: 168 milioni;
- Costi per altro personale: 12,6 milioni;
- Oneri da gestione calciatori: 13,3 milioni;
- Ammortamenti e svalutazioni calciatori: 84 milioni;
- Altri ammortamenti e svalutazioni: 7,8 milioni;
- Altri costi: 13,6 milioni;
- TOTALE: 334,2 milioni.
L’impatto di Dusan Vlahovic
Relativamente al secondo semestre 2022 l’operazione che ha portato a Torino Dusan Vlahovic peserà sul bilancio della Juventus per 9 milioni di ammortamento (considerando il costo complessivo di 81,6 milioni di euro) più circa 7 milioni di euro lordi di stipendio per i 6 mesi della scorsa stagione.
Lo stipendio del serbo è infatti pari a 7 milioni di euro netti (circa 13 lordi) che vanno considerati ovviamente solo per metà per la seconda parte della stagione 2021/2022.
La nota di Exor sul futuro della Juve
Come si evince dal bilancio della holding della Famiglia Agnelli, “I risultati e il flusso di cassa operativo del 2022/2023 – pur risentendo ancora dell’influenza del contesto economico esterno sfavorevole – sono attualmente attesi sensibilmente migliori rispetto a quelli del 2021/2022, periodo che è stato penalizzato in misura significativa dall’andamento diretto e effetti indiretti della pandemia”, si legge nella relazione semestrale.
“Tale miglioramento – che in questa fase non giustifica la previsione di un risultato di pareggio – dovrebbe derivare sia dalla cessazione dei principali effetti negativi diretti e indiretti della pandemia, sia dalle incisive misure adottate nel 2020/2021 per ridurre i costi e recuperare ricavi i cui effetti si fanno sentire nel medio termine”.
“Si segnala, infine, che nel secondo semestre dell’esercizio si concluderà la prima fase della Campagna Trasferimenti 2022/2023 e inizierà la stagione sportiva con, in particolare, la fase dei turni di qualificazione della UEFA Champions League; l’impatto di questi due fattori sui risultati della Società per il 2022/2023 potrebbe essere significativo”, conclude Exor.
Dalla relazione di Exor si evince dunque come detto che la Juventus chiuderà il secondo semestre (il primo dell’esercizio per Exor che considera l’anno solare come riferimento per l’esercizio) con perdite pari a 132 milioni di euro.
Questo dato porterà la Juventus ad evidenziare una perdita al 30 giugno 2022 pari a circa 250 milioni. Se le perdite fossero confermate, si tratterebbe di un rosso superiore rispetto all’esercizio 2020/21, quando la Juventus chiuse a -209,9 milioni di euro. Per la squadra di Andrea Agnelli sarebbe il quinto bilancio in rosso consecutivo:
- 209,9 milioni nel 2020/21;
- 89,7 milioni nel 2019/20;
- 39,8 milioni nel 2018/19;
- 19,2 milioni nel 2017/18.