Trentanove anni, bancario, internazionale con oltre 200 gare di serie A alle spalle, Davide Massa – scelto per Como-Inter, è uno degli arbitri più esperti al momento presenti nel campionato italiano di Serie A. Risale infatti al gennaio 2011 il suo esordio nel massimo campionato, in Fiorentina-Lecce. La promozione in pianta stabile in CAN A arriva solo un anno dopo, precisamente a luglio del 2012. Una carriera fulminante, che lo porta, dopo appena un paio d’anni, a diventare internazionale. Il debutto sul campo europeo porta la data del 17 luglio 2014, in Elfsborg-Inter Baku, valevole per la qualificazione all’Europa League. Dalla second alla “first class” europea il percorso è lungo e servono circa 6 anni, la promozione avviene a giugno 2018 e la prima gara di Champions League è Porto-Lokomotiv Mosca. In questo torneo sono 17 i gettoni di presenza ma come se l’è cavata al Sinigaglia?
- I precedenti di Massa con l’Inter
- L’arbitro ha ammonito 4 giocatori
- Como-Inter, i casi da moviola
- La sentenza di Marelli
- La moviola di Cesari
I precedenti di Massa con l’Inter
Terza direzione stagionale per il fischietto ligure con l’Inter (due vittorie in trasferta, con Roma e Atalanta), 29 in totale i precedenti in carriera per Massa con l’Inter: 19 vittorie, cinque pareggi e cinque sconfitte il bilancio.
L’arbitro ha ammonito 4 giocatori
Coadiuvato dagli assistenti Perrotti e L.Rossi con Sacchi IV uomo, Mazzoleni al Var e Pezzuto all’Avar, l’arbitro ha ammonito Calhanoglou, Zalewski, Strefezza, de Vrij, espulso al 44’ pt Reina
Como-Inter, i casi da moviola
Questi gli episodi dubbi della gara. Al 3′ Taremi atterrato, per Massa non c’è fallo. Primo giallo al 12′: è per Calhanoglou che commette un brutto fallo su Perrone: ammonizione pesante per il turco che era diffidato e salterà la prima giornata del prossimo campionato. Al 44′ giallo per Zalewski, che ha trattenuto Paz. Poco prima, Reina viene saltato nettamente da Taremi che poi cade a terra.
Il VAR controlla un tocco del portiere spagnolo sull’iraniano e richiama all’on field review. L’arbitro dopo aver visto le immagini estrae il cartellino rosso per Reina, alla sua ultima gara in carriera, anche se non sembrano esserci i 4 elementi per far scattare il Dogso. Subito dopo scatta anche l’ammonizione per protesta per Strafezza . A inizio ripresa giallo a de Vrij per fallo su Da Cunha, al 48′ su tocco di Vojvoda c’è un mani di Dimarco in area dell’Inter (che ricorda quello di Bisseck con la Lazio di domenica) ma l’arbitro lascia correre. Non succede altro e l’Inter alla fine vince.
La sentenza di Marelli
Sul rigore reclamato dal Como spiega Marelli: “È un contatto con il braccio sinistro, ma il braccio pareva proprio davanti alla figura. Anche se non ci fosse stato, probabilmente il pallone avrebbe incocciato la figura. È questa la valutazione fatta in sala Var”.
La moviola di Cesari
Sul rosso a Reina e sul rigore negato ha detto la sua anche Graziano Cesari su Canale 5: “L’uscita di Reina non è stata sanzionata da Massa inizialmente ma l’arbitro viene richiamato al Var da Mazzoleni ed espelle il portiere. Conta la direzione del pallone, è vero, ma non c’era nessuno in porta che poteva intervenire. E’ un intervento basso con il pallone che resta nella disponibilità di Taremi quindi non può essere punito il piede a martello. Sul rigore chiesto per mani di Dimarco ma non è mai penalty perché chiude l’avversario in maniera corretta, il braccio è attaccato al corpo, è una situazione diversa da quella di Bisseck in Inter-Lazio”