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Conference League, polemiche Bodo-Roma: la risposta di Mourinho

Alla vigilia del ritorno dei quarti di finale contro i norvegesi, l’allenatore della Roma ha parlato di quello che è accaduto all’andata ma anche dei giudizi sulle sue riserve.

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È probabile che si attenuerà solo domani sera il clima di polemica che ha accompagnato finora la vigilia del ritorno dei quarti di finale di Conference League tra Bodo Glimt e Roma, un confronto che è diventato rovente dopo i fatti avvenuti all’andata nel tunnel degli spogliatoi.

Scontro Knutsen-Nuno Santos, la posizione di Mourinho

In merito a quanto accaduto in Norvegia è tornato oggi in conferenza stampa Josè Mourinho il quale, riguardo alla squalifica di Knutsen (allenatore dei gialloneri) e Nuno Santos (preparatore dei portieri romanista) e alle accuse lanciatesi tra le parti, ha risposto in maniera piuttosto netta.

“Io non penso, la UEFA pensa. Io non decido, decide la UEFA. Si poteva fare qualcosa di diverso in quella situazione? Certo” ha risposto sibillino Mourinho il quale poi, quando gli è stato chiesto un parere sul video uscito sull’Indipendent riguardante i fatti avvenuti nel tunnel all’andata, si è trincerato dietro a un emblematico “nessuno”.

Pronostico Bodo-Roma, Mourinho dice la sua

Mourinho quindi ha replicato a modo suo alla dichiarazione fatta dallo staff tecnico norvegese che ha affermato di aver già vinto il confronto.

Non rispondo. Loro hanno una buona squadra, sono da rispettare. Vinca il migliore ma sono convinto che i più bravi siamo noi” ha detto il portoghese che in questi giorni ha preparato la sua squadra a ogni possibile scenario.

“Ci siamo allenati sui rigori, ma non vogliamo andare ai rigori. Noi vogliamo la semifinale come loro, mi aspetto una grande partita con il vantaggio di avere uno stadio nostro, con la nostra gente che può fare la differenza. Vogliamo giocare a pallone come abbiamo fatto nelle altre partite”.

Riserve Roma, la difesa di Mourinho

Mourinho infine ha difeso la sua panchina sottolineando l’importanza e la qualità di tutti gli uomini a sua disposizione, specie in una situazione delicata come quella attuale dopo il 2-1 dell’andata.

La panchina come soluzione è molto molto importante, io penso esattamente il contrario di quello che pensavo nei momenti di difficoltà. Oggi abbiamo 4-5-6 giocatori con tanta esperienza da titolari e con qualità. Sulla panchina ‘esagitata’, io vado a uno dei principi più vecchi della propaganda: una bugia che si continua a ripetere alla fine passa come una verità. Però rimane una bugia”.

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