Buona la prima, seppur con fatica. L’Argentina batte 2-0 il Canada ad Atlanta nel match inaugurale dell’edizione 2024 della Copa America e mette subito in chiaro le cose: l’obiettivo è calare il bis dopo il trionfo di tre anni fa al Maracanà contro il Brasile. Sugli scudi come sempre Leo Messi, a bersaglio Lautaro.
- Coppa America, esordio con vittoria per l'Argentina
- Messi pennella: Alvarez e Lautaro non perdonano
- Coppa America, apoteosi Messi: Atlanta ai piedi di Leo
- Le lamentele degli argentini
Coppa America, esordio con vittoria per l’Argentina
L’Argentina si porta subito a quota 3 nel Gruppo A che comprende anche Cile e Perù, mandando al tappeto un Canada che nel primo tempo è riuscito a imbrigliare le bocche di fuoco di Scaloni. I nordamericani guidato da Jesse Marsch hanno saputo tenere botta con ordine e organizzazione, tanto che è vero che quando le squadre sono rientrate negli spogliatoi Messi è parso scuro in volto. Nella ripresa, però, è salito in cattedra il fenomeno di Rosario che gioca nell’Inter Miami e la storia del match è completamente cambiata.
Messi pennella: Alvarez e Lautaro non perdonano
La partita andata in scena alla Mercedes Benz Arena si è sbloccata al 4′ della ripresa, quando con una giocata da urlo Messi ha premiato l’inserimento in area di Mac Allister che con un tocco ha anticipato Crépeau consentendo a Julian Alvarez di insaccare a porta vuota. L’attaccante del Manchester City ha così ritrovato quel gol con la maglia della nazionale che mancava da 13 partite. E nel finale è andato a bersaglio anche Lautaro Martinez, che si è definitivamente sbloccato con la Seleccion dopo la doppietta in amichevole al Guatemala. Altro cioccolatino di Messi e per il capitano dell’Inter è un gioco da ragazzi fissare il risultato sul 2-0.
Coppa America, apoteosi Messi: Atlanta ai piedi di Leo
Non solo è stato il migliore in campo, ma anche il calciatore più acclamato. I 70mila che hanno affollato gli spalti della Mercedes Benz Arena di Atlanta erano lì per Messi. Tutti pazzi di Leo, che sta incantando in MLS con l’Inter Miami di Beckham. A 36 anni l’ex Barcellona e Paris Saint-Germain dimostra di essere ancora al top, come dimostrato dall’affetto dei tifosi nei suoi confronti. “Sapevamo che sarebbe stata una gara complicata, perché il Canada è una squadra molto fisica. Per fortuna abbiamo trovato subito il gol nel secondo tempo e abbiamo giocato un po’ meglio” ha commentato la Pulce al termine della partita.
Le lamentele degli argentini
Tutta la nazionale albiceleste comunque si è lamentata delle pessime condizioni del terreno di gioco. Su tutti Emiliano “Dibu” Martínez: “Il campo era un disastro e questo ci ha reso le cose un po’ complicate. Di María ad esempio doveva concludere e lo ha fatto con il destro anzichè con il suo piede preferito perché non riusciva a mettere la palla sul mancino tanto gli bruciava”.