Il finale concitato tra Juventus e Inter costa un turno di squalifica al primo anello della Curva dello Stadium, la conclusione della manifestazione al bianconero Cuadrado, fermato per tre turni dal Giudice Sportivo, e la semifinale di ritorno ai nerazzurri Handanovic e Lukaku, puniti il primo per la rissa con il colombiano e il secondo per il gesto in risposta ai tifosi avversari.
- Juventus-Inter, i calciatori squalificati
- Juventus-Inter, chiuso un settore dello Stadium
- Juventus-Inter, la coda velenosa in campo e fuori
Juventus-Inter, i calciatori squalificati
Pagano come previsto la rissa al 90′ Cuadrado (3 turni), Handanovic e Lukaku (1 turno): il colombiano e lo sloveno sono stati ritenuti responsabile di “comportamento non regolamentare in campo” (strattoni vigorosi e mani al collo da parte di entrambi e un pugno al portiere sloveno da parte del sudamericano), con i compagni di squadra che sono dovuti intervenire a separare i contendenti, mentre il belga sconterà la doppia ammonizione, per “comportamento scorretto nei confronti di un avversario e comportamento non regolamentare in campo”, a seguito del rigore. Cuadrado e Handanovic devono infine pagare una sanzione di 10 mila euro: 4 mila è invece la multa alla Juventus, per il lancio di oggetti in campo, e 20 mila quella al dirigente milanese Baccin, che avrebbe tentato di raggiungere l’arbitro dopo il fischio finale.
Juventus-Inter, chiuso un settore dello Stadium
I cori beceri e le grida di discriminazione razziale, “percepiti al 35′ e al 49′ della ripresa dai tre rappresentanti della Procura federale nei vari Settori dello Stadium”, costano alla Juventus la chiusura della Tribuna Sud, cioè il primo anello della curva: la sanzione verrà scontata nel turno di campionato contro il Napoli in programma il 23 aprile. E’ questo il provvedimento disciplinare più atteso, chiamato a dare una risposta simbolica al tema ‘razzismo’ che permea buona parte degli stadi: questione che si intreccia alle esultanze dei calciatori, come ha ammonito il tecnico del Napoli Luciano Spalletti. La Juventus è nel frattempo al lavoro con la Digos per identificare i tifosi responsabili del gesto e dare a sua volta un segnale altrettanto inequivocabile.
Juventus-Inter, la coda velenosa in campo e fuori
Il ‘Derby d’Italia’ è la partita più sentita del calcio di casa nostra: al di là dei trofei che spesso assegna, reca con sé fibrillazioni tutt’altro che velate, che accompagnano la rivalità dalla decisione di Moratti Sr. di far giocare contro ‘Madama’ la Primavera in un 9-1 contrassegnato da sei reti di Omar Sivori e dall’esordio di Sandro Mazzola, al calcio di rigore negato a Ronaldo per il contatto di Iuliano, senza addentrarsi nel tema ‘Calciopoli’. Il finale dell’altro ieri ha riacceso gli animi in occasione del rigore, concesso per il fallo di mano di Bremer a fine recupero e realizzato dal solito Lukaku con una esultanza (più o meno) polemica, in risposta alle provocazioni razziste dei tifosi di casa.