È durata meno di un anno l’avventura di Jurgen Klinsmann sulla panchina della Nazionale della Corea del Sud. Il tecnico tedesco, ex attaccante – tra le altre – di Inter e Sampdoria, è stato sollevato dall’incarico dopo il clamoroso flop in Coppa d’Asia, dove la cavalcata della sua squadra, una delle favorite alla vigilia, si è interrotta bruscamente in semifinale per mano della sorprendente Giordania. Klinsmann paga un rendimento non all’altezza delle aspettative e, soprattutto, il clima arroventato all’interno del gruppo.
- Esonero Klinsmann, le parole durissime del presidente
- Corea del Sud, con Klinsmann otto vittorie in 17 partite
- Rissa in ritiro, Son ferito per colpa del...ping pong
Esonero Klinsmann, le parole durissime del presidente
A ufficializzare l’esonero dell’allenatore, classe 1964, è stato il presidente della Federcalcio di Seul, Chung Mong-gyu, che ha usato parole durissime: “Dopo un esame approfondito della raccomandazione presentata dal comitato della Federazione abbiamo deciso di sostituire l’allenatore. Quando si è trattato di tirare fuori il meglio dalla Nazionale, di gestire i giocatori e le sue abitudini di lavoro, Klinsmann non è stato all’altezza delle nostre aspettative, né ha dimostrato leadership. Abbiamo convenuto che Klinsmann difficilmente potrebbe migliorare come capo allenatore, in termini di capacità ed etica del lavoro”.
Corea del Sud, con Klinsmann otto vittorie in 17 partite
Il bilancio di Klinsmann nel suo anno scarso alla guida dei sudcoreani (la sua nomina era stata ufficializzata a fine febbraio 2023) è di otto vittorie, sei pareggi e tre sconfitte in diciassette partite. La sua Corea aveva rischiato l’eliminazione già agli ottavi di Coppa d’Asia, quando si è salvata per il rotto della cuffia contro l’Arabia Saudita di Mancini, acciuffando il pari in extremis e poi strappando la qualificazione ai rigori. Partita passata alla storia per la clamorosa uscita anticipata dell’ex Ct azzurro prima dell’ultimo rigore, ufficialmente provocata da “un equivoco”.
Rissa in ritiro, Son ferito per colpa del…ping pong
Al di là dei risultati sportivi, a favorire la cacciata di Klinsmann è sta pure la difficile gestione di uno spogliatoio spaccato in due, con una divisione sempre più marcata tra “vecchi” e “giovani”. Assume contorni grotteschi il retroscena relativo al dito fasciato con cui Son si è presentato in campo nella semifinale con la Giordania. L’attaccante del Tottenham, come confermato da fonti interne alla Federazione, è rimasto coinvolto in una rissa in ritiro avvenuta per colpa di una…partita di ping pong. Son aveva richiamato alcuni giocatori, tra cui la stella del PSG Lee Kang-in, per aver chiuso in anticipo una cena utile a far gruppo per improvvisare una sfida a tennistavolo. Non l’avesse mai fatto. Ne è nata una discussione feroce in cui a rimetterci è stato lo stesso Son.