Oltre i soliti sospetti, c’è l’evidenza che il Sinner gate (se così lo si vuole condensare) non si è esaurito di certo con quanto emerso nelle ultime ore. I quesiti si sono moltiplicati, amplificati da un effetto domino scaturito dalla constatazione che la Wada si è riservata il diritto – previsto – a valutare un approfondimento ulteriore.
L’ufficio legale interno all’agenzia sta studiando il procedimento contro Sinner, ad ora in corso di elaborazione da parte dello stesso team di avvocati che deve esprimersi sull’eventuale – sottolineiamo eventuale – ricorso.
- Sinner gate, la Wada lascia procedimento aperto
- L'intervento di Binaghi
- Che cosa dicono le regole
- Cosa rischia Sinner in caso di colpevolezza
Sinner gate, la Wada lascia procedimento aperto
Dalla sede canadese della Wada, hanno riportato per primi Corsera e Repubblica, hanno spiegato di aver sfruttato le clausole 13.2.3.5 del Codice Antidoping e 13.8.1.1 del Regolamento specifico del tennis chiedendo all’Itia (che ha confermato) materiale supplementare sul caso e facendo così valere il termine dei 21 giorni, dal momento in cui il materiale è stato ricevuto, in una data non nota per volontà stessa dell’agenzia che ha ammesso solo che è compresa tra il 2 e il 7 settembre. A far due conti, quindi, il limite per presentare appello slitta almeno al 23 settembre.
Tutto da rifare, dunque. Eppure nella mattinata di martedì 10 settembre la questione sembrava chiara, dai contorni definiti: la segreteria del Tribunale di Arbitrato Sportivo (Tas) di Losanna aveva comunicato di non aver ricevuto alcun ricorso da parte dell’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) riguardo alla sentenza di proscioglimento di Jannik Sinner dalle accuse di doping entro il termine ultimo di 21 giorni dalla sentenza.
Una vicenda che risale alla doppia positività al Clostebol, scoperta durante il Master 1000 di Indian Wells e che aveva visto il numero 1 del ranking assolto dall’Itia (International Tennis Integrity Agency) il 19 agosto scorso per “mancanza di colpa o negligenza”. L’atteso non ricorso avrebbe potuto chiudere la questione. Avrebbe potuto, appunto.
Sinner con il trofeo dopo la vittoria degli Us Open
L’intervento di Binaghi
Il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, dalla sua si è affrettato a rassicurare e a ribadire, anche alle telecamere del Tg1, che c’è ottimismo e tranquillità rispetto a quanto già verificato e che questa vicenda avrà il suo epilogo presto. E a favore di Jannik.
“Siamo felici per l’impresa che Sinner ha fatto a New York e molto tranquilli perché abbiamo visto che l’episodio è stato ricostruito nei minimi particolari e fa emergere che Sinner è stato vittima di un incidente assolutamente casuale” ha detto.
Che cosa dicono le regole
Invece la decisione della WADA di procedere ad ulteriori approfondimenti lascia aperta la questione e con essa una logica e sequenziale serie di interrogativi su quel che accadrà. Conseguenze che a rileggere le norme relative alle sanzioni prevedono quanto segue:
10.1 Disqualification of results in the Event during which an Anti-Doping Rule Violation occurs
10.1.1 Except as provided in Article 10.1.2, where a Player is found to have committed an Anti-Doping Rule Violation during or in connection with a Competition in an Event where the Player also participated in other Competitions, any individual results obtained by the Player in the other Competitions in that Event will be Disqualified, with all resulting consequences, including forfeiture of all medals, titles, ranking points and Prize Money.
10.1.2 If the Player establishes that they bear No Fault or Negligence for the Anti-Doping Rule Violation in question, the Player’s results obtained in the Competition(s) other than the Competition during or in connection with which the Anti-Doping Rule Violation occurred will not be Disqualified unless the ITIA establishes that the Player’s results in the other Competition(s) were likely to have been affected by their Anti-Doping Rule Violation.
Questo quanto riportato nel testo originale, che tradotto esplicita lo stato delle cose:
10.1 Squalifica dei risultati nell’evento durante il quale si verifica una violazione delle regole antidoping
10.1.1 Fatto salvo quanto previsto nell’Articolo 10.1.2, qualora si scopra che un Giocatore ha commesso una violazione delle regole antidoping durante o in connessione con una Competizione in un Evento in cui il Giocatore ha partecipato anche ad altre Competizioni, qualsiasi risultato individuale ottenuto da il Giocatore nelle altre Competizioni di quell’Evento sarà squalificato, con tutte le conseguenze che ne derivano, inclusa la decadenza di tutte le medaglie, titoli, punti in classifica e Montepremi.
10.1.2 Se il Giocatore dimostra di non avere alcuna colpa o negligenza per la violazione delle regole antidoping in questione, i risultati ottenuti dal Giocatore nelle Competizioni diverse dalla Competizione durante o in relazione alla quale si è verificata la Violazione delle regole antidoping verificatosi non sarà squalificato a meno che l’Itia non stabilisca che i risultati del Giocatore nelle altre Competizioni potrebbero essere stati influenzati dalla violazione delle regole antidoping.
Cosa rischia Sinner in caso di colpevolezza
Prima domanda: che cosa accadrà a livello di ricorso? Aspettando la decisione Wada, in caso di appello il Tas dovrà aprire un procedimento di arbitrato e incomincerà l’iter delle udienze. Qualora fosse accertata la mancanza di precauzioni da parte di Sinner, che sarebbe dunque ritenuto consapevole dei rischi, la pena potrebbe andare dai tre ai sei-otto mesi, partendo dalla data del primo controllo positivo ovvero il 10 marzo e cancellando i risultati, i premi e i punti Atp da quella data a sospensione scontata.
Cerchiamo di ricostruire che cosa ha fatto Sinner dopo Indian Wells, per valutare titoli e punti accumulati e che potrebbero essere investiti dalla decisione: dopo la semifinale persa a Indian Wells, Jannik ha vinto il successivo Masters 1000 di Miami, poi ha raggiunto la semifinale a Monte Carlo, i quarti a Madrid, semifinale al Roland Garros, vittoria ad Halle. A Wimbledon, Jannik ha patito le conseguenze di un problema e ha finito la sua avventura ai quarti come a Montreal, per poi piazzare la doppietta Cincinnati-US Open.
Ovviamente questo percorso ha consentito a Sinner di accumulare un numero di punti importanti per consolidare il suo primato nel ranking. In altri termini, una eventuale squalifica retroattiva, da marzo a fine pena, potrebbe cancellare parte di questi successi e punti in classifica. Non esattamente una questione da poco.