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Crisi Juve, Allegri sotto accusa: che cosa può accadere adesso

La crisi della Juve sembra perdurare. Il tecnico Massimiliano Allegri viene messo sotto accusa: tutte le soluzioni per uscire dal periodo nero

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La crisi della Juve sembra non avere un termine. La sconfitta in casa dei Campioni d’Italia del Milan per 2-0 ha fatto nuovamente ripiombare i bianconeri nella serie di risultati negativa che sta proseguendo da inizio stagione, nonostante le due vittorie contro Bologna e Maccabi Haifa avevano riportato morale e fiducia nella squadra di Massimiliano Allegri.

Crisi Juve, per ora fiducia ad Allegri

Nonostante i risultati negativi, per ora la soluzione alla crisi Juve rimane… Massimiliano Allegri. La società bianconera, infatti, non sembra volere al momento esonerare il tecnico toscano sostanzialmente per motivi economici.

Allegri, infatti, guadagnerà sino al 2025 ben 9 milioni di euro all’anno, una situazione che complica non poco i margini di manovra societari. E le alternative, eccezione fatta per l’ipotesi interna di Paolo Montero (allenatore della Primavera), sono molto costose, con Zinedine Zidane e Thomas Tuchel che chiedono almeno 10 milioni a stagione.

Crisi Juve, squadra in ritiro sino a sabato

La società, comunque, pretende risultati sin da subito per centrare, almeno, la qualificazione agli ottavi di finale e porre fine alla Crisi Juve.

Per questo, la dirigenza bianconera ha obbligato la rosa ad andare in ritiro alla Continassa sino all’appuntamento con il derby di Torino di sabato prossimo alle 18, un appuntamento già decisivo per le sorti del tecnico bianconero che, secondo la Gazzetta dello Sport, nel caso in cui i risultati negativi dovessero perdurare, durante la sosta per i mondiali qatarioti potrebbe essere esonerato.

Crisi Juve a confronto: stagioni 2015/16 e 2022/23 a confronto

Neanche i numeri aiutano la squadra bianconera. Se si confrontano le statistiche relative alle prime 9 giornate e alle prime tre di Champions della stagione 2015/2016 e di oggi, si nota che la media del possesso palla di oggi è inferiore ad allora, con 49,13 contro 56%. Nettamente inferiori anche i tiri, dove si denota facilmente la difficoltà degli attaccanti di rendersi pericolosi: si va dai 157 di oggi (48 in porta) ai 223 del 15/16 (61 in porta).

Male anche il centrocampo, con 1977 passaggi riusciti di questa stagione ai 2824 del 15/16. Va meglio solo il computo dei gol: 17 in questa parte di stagione contro i 15 del 15/16, per una percentuale realizzativa rispettivamente pari al 10,83 ed al 6,73. Ricordiamo che nella stagione 2015/16 la Juventus riuscì a conquistare lo Scudetto.

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