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Cristiano Ronaldo, Mourinho e la Roma: si attiva l'agente Mendes. E l'annuncio della Rai continua a dividere

Tifosi ed esperti perplessi sulla decisone di dare dettagli sul presunto evento per Ronaldo all'Olimpico il 29 giugno durante "Calcio Totale Estate"

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Quando l’eventualità di una alleanza tra Cristiano Ronaldo, Mourinho e la Roma dei Friedkin parevano pressoché ridimensionate, con la concentrazione dei tifosi sulle celebrazioni della Conference nello Stadio Olimpico di Roma il 29 giugno, il rilancio su Rai Due durante “Calcio Totale Estate” a solleticare di nuovo la fantasia dei tifosi.

Meno eclatante, ma estremamente rilevante l’incontro a Trigoria tra Jorge Mendes, agente di Mou e proprio di Ronaldo, con il ds Tiago Pinto anticipato da calciomercato.com. Che ci sia davvero un elemento su cui lavorare e stringere?

Cristiano Ronaldo e la Roma: la suggestione

Una ipotesi meravigliosa, ammettiamolo che andrebbe ad alimentare le più spregiudicate iperboli in materia di schemi, moduli, nuove triangolazioni e undici in campo. Anche se giunto a 37 anni, quale squadra di prima fascia o che ambisce a godere del riconoscimento non vorrebbe in rosa un calciatore, un fenomeno del livello di Cristiano?

La presentazione del 29 giugno rilanciata dalla Rai

La suggestione, sostenuta in questi ultimi giorni di rumors dal continuo inoltro di messaggi audio su whatsappa di origine non precisata, si è affiancata dal rilancio con frasi affermative, da parte della modella e influencer Laura Barth, di questo connubio inedito tra CR7 e la Roma durante la diretta del programma estivo presentato da Paolo Paganini.

Laura Barth, presente in studio, ha annunciato al conduttore Paolo Paganini e al pubblico di telespettatori l’autentica bomba, di cui era venuta a conoscenza, ovvero la conferma della presunta presentazione di Ronaldo durante l’evento in serata all’Olimpico promosso nel giorno della celebrazione dei Santi Pietro e Paolo, patroni della Capitale:

“La notizia bomba è che il 29 giugno lo stadio Olimpico è stato prenotato per una grandissima proclamazione di un grande giocatore internazionale e vi dico solo che Totti consegnerà la maglia numero 10 a Pellegrini, e Pellegrini consegnerà la maglia numero 7 a Cristiano Ronaldo”.

La reazione dei tifosi e lo sconcerto degli esperti

Quanto sostenuto e annunciato nella trasmissione di punta di RaiSport nell’intervallo estivo, animato in maniera prepotente dal calciomercato ormai alle porte, con un simile vigore ha destato inevitabilmente l’attenzione dei social già in fermento lato romanista per via dell’attesa legata a un grande colpo dopo l’ingresso di Mourinho quasi a sorpresa nella sessione 2021.

E aggiunto perplessità su perplessità, tra gli esperti di calciomercato, su modalità e tempistiche dell’annuncio. Fino ad ora, i nomi più accreditati del giornalismo sportivo non hanno mai palesato dettagli su quella che viene ritenuta, evidentemente, poco più che un’idea che poggia sul Decreto Crescita e poco altro.

Forse sul desiderio (o il rimpianto) di rivedere un campione assoluto come Ronaldo in Serie A, dopo la decisione di lasciare Torino a favore di Manchester e che, adesso, cerca di trovare continuità, un nuovo progetto e la serenità necessaria a sostenere la sua famiglia, il suo cammino professionale e i nuovi obiettivi che, a questo punto della carriera, sono sostenibili.

Gli ostacoli all’accordo Ronaldo-Roma

La famiglia Friedkin, pur attenta alla componente commerciale e all’incremento previsto da una simile operazione su quel versante, non hanno mai gestito la Roma con spregiudicatezza ma con la ragionevolezza con la quale va gestita una società che deve rispondere a certe caratteristiche.

Il più volte Pallone d’Oro con i suoi quasi 27 milioni di ingaggio non vanta uno stipendio sostenibile, a meno che non riveda questi numeri e preferisca usufruire di altre condizioni (e rinunciare alla Champions) in vista di un ritorno, poi, allo Sporting Lisbona, società nella quale ha iniziato la sua ascesa calcistica.

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