Davanti ai rappresentanti di tutte le squadre che prenderanno parte al prossimo campionato, si è svolta la presentazione del nuovo calendario e del nuovo pallone di Serie B.
Si preannuncia un campionato avvincente sul campo ma che, in continuità con quanto già portato avanti negli scorsi anni, avrà dei risvolti importanti anche fuori sul campo. Non solo valorizzazione dei territori, ma anche e soprattutto iniziative di responsabilità sociale.
La Lega B e tutte le squadre del campionato, ancora una volta, si schiereranno contro la violenza sulle donne e a favore di progetti benefici insieme a BKT, title sponsor del campionato.
A condurre la serata, il comico Dario Vergassola e la giornalista di DAZN Barbara Cirillo.
Nel parterre, oltre alle istituzioni politiche e sportive, tre ex calciatori: Antonio di Natale, Daniele Cacia e Marco Sansovini.
- Balata: "La Serie B punta sui giovani italiani"
- Sansovini: "Lo Spezia può ripartite. Punto su Cassano"
- Salerno: "Nesta a Monza e Goretti a Firenze un nostro successo"
- Guarascio: "Il nostro obiettivo è il derby"
Anche quest’anno, dopo il successo dell’anno scorso, sono stati confermati il boxing day e il calendario asimmetrico (le giornate del girone di ritorno non saranno speculari a quelle di andata). La partenza è stata fissata al 16 agosto e il campionato terminerà il 9 maggio dell’anno prossimo.
Balata: “La Serie B punta sui giovani italiani”
Il presidente della Lega B, Mauro Balata, è intervenuto ai nostri microfoni per raccontarci il successo della Serie B: «la politica che ha spostato tutte le risorse del minutaggio effettivo, cioè delle partite giocate effettivamente in campo dagli Under 21 italiani, è stato un punto di svolta che ci ha dato grande forza, ci ha dato una grande visibilità e ci ha fatto andare incontro a quelle che sono le politiche che tutti oggi auspicano.
Questo ci rende molto orgogliosi. Si punta a far sviluppare e far emergere quelli che sono i talenti, perché poi alla fine sono un vantaggio sotto vari profili. Profilo patrimoniale, profilo tecnico, ma anche il profilo dell’empatia con i tifosi. Sapete che più italiani ci sono e più i tifosi si legano alle squadre? Questo è un fatto che noi abbiamo studiato”.
Si passa poi al Boxing Day, grande successo nelle ultime due stagioni, e il rinnovo della partnership con il title sponsor BKT.
“Il boxing day è un format che ci dà grande soddisfazioni. Ma poi, riempiti gli stadi, devono essere coinvolti anche coloro che non vanno allo stadio. Ci dev’essere interesse anche all’estero. Le nostre partite oramai si vedono in 56 paesi del mondo e in cinque continenti. Stiamo continuando a ricevere proposte anche in altri paesi. Per esempio, da ultimo, il Brasile dove il calcio credo che non debba imparare nulla dal nostro. La partnership con BKT? È un’azienda meravigliosa. È un’azienda che si è legata a noi oramai in maniera inscindibile e lo stesso abbiamo fatto noi con loro. Andiamo avanti in piena armonia con una visione comune e facciamo tanti progetti: li studiamo e li mettiamo a terra”.
Sansovini: “Lo Spezia può ripartite. Punto su Cassano”
Presente alla serata anche Marco Sansovini, attaccante ex tra le altre anche dello Spezia, che ha parlato ai nostri microfoni dei suoi ricordi nel campionato cadetto e del valore dei giovani in questa Serie B: «ho tanti tanti momenti belli vissuti in questo campionato: il mio esordio, che è stato in tarda età perché io esordiscono in serie B a 28 anni, e poi tutte le maglie che ho indossato che porto nel cuore. Qualcuna un po’ di più chiaramente, come Pescara che è diventata la mia città, ma come La Spezia stessa che mi è rimasta nel cuore seppur purtroppo, sottolineo, sono rimasto solamente una stagione e mezza.
Si tratta veramente di una piazza che mi ha dato tantissimo e a cui tengo particolarmente. Come deve ripartire lo Spezia? Con la consapevolezza degli errori che sono stati fatti e che sono stati risolti con il segno della continuità sia tecnica che dirigenziale. Quando si arriva a determinati obiettivi non sono solamente i giocatori che vanno in campo a determinarlo ma sono tutte le componenti che aiutano a raggiungere appunto determinati obiettivi”.
Con Sansovini abbiamo anche parlato di quanto il campionato cadetto sia importante per la crescita dei nostri giovani e possa aiutare nel passaggio dalla Primavera al professionismo.
“La Serie B è un campionato molto formativo. Di talenti non ce ne sono tantissimi, ma ce ne sono. È normale che bisogna avere il coraggio di buttarli dentro, anche se con i tempi giusti. Il passaggio dalla Primavera alle prime squadre, soprattutto se si parla di Serie A, onestamente è abbastanza importante e impegnativo. Un campionato come quello della Serie B è un trampolino di lancio molto molto importante che può aiutare i giovani nella gestione di questo passaggio”.
Chiudiamo con le ambizioni delle squadre in questa stagione, con alcune che vogliono prendersi i primi posti ai nastri di partenza.
Palermo e Sampdoria? Queste sono piazze che con la B c’entrano poco. Sono chiaramente squadre e società che hanno navigato per anni in Serie A e lì dovrebbero stare. Però vediamo comunque che è difficile per tutti quanti. Vediamo piccole società che con la programmazione, invece, si sono consolidate. Faccio un esempio su tutti che è il Südtirol: una realtà che si è consolidata seppur senza grandissimo blasone. I risultati arrivano non con blasone, col passato, ma con la competenza e la programmazione. Un nome su cui punto tra i giovani che si sono messi in mostra in Serie B? Claudio Cassano del Cittadella mi piace molto».
Salerno: “Nesta a Monza e Goretti a Firenze un nostro successo”
Tra le compagini che si sono confermate rispetto alla passata Serie B, c’è la Reggiana protagonista lo scorso anno di una splendida stagione in cui ha saputo valorizzare tanti giovani ma non solo.
Ai nostri microfoni il Presidente Salerno ha parlato di ambizioni future e del lavoro fatto: «questo è il secondo anno consecutivo della Reggiana in Serie B. L’anno scorso scorso abbiamo visto che è un campionato molto difficile e ci siamo salvati. Abbiamo fatto bene e abbiamo tenuto l’obiettivo che ci eravamo prefissati dall’inizio, anche se abbiamo sofferto. Quest’anno l’obiettivo è sempre la salvezza, perché la salvezza è un patrimonio per la città di Reggio Emilia. La Serie B è un patrimonio, quindi dobbiamo rimanere con i piedi per terra e dobbiamo pensare alla salvezza, ma naturalmente a crescere sempre di più”.
Si parla anche del legame col Sassuolo, con cui quest’anno si giocherà il derby, e delle scelte di Nesta e Goretti che si sono valorizzati a Reggio per poi raggiungere la Serie A quest’anno.
“L’anno scorso abbiamo avuto quattro giocatori del Sassuolo e hanno giocato tutt’e quattro. A Pieragnolo abbiamo praticamente creato la carriera: giocava in Primavera, lo abbiamo valorizzato in B e secondo me può tranquillamente giocare in A. Romagna è una persona splendida, ma ha giocato anche nella Juve e quindi è un giocatore che non ha bisogno di presentazioni. Anche il nostro secondo portiere Satalino ha fatto credo 10-12 partite da titolare, oltre ovviamente ad Antiste. Quattro giocatori del Sassuolo che abbiamo valorizzato e che dimostrano quindi che abbiamo lavorato bene.
Non abbiamo lavorato bene solo con i giocatori ma anche con il nostro allenatore e il nostro direttore sportivo. Il fatto che il Monza abbia scelto Nesta e la Fiorentina abbia puntato su Goretti attesta la bontà del nostro operato. Diciamo che abbiamo cresciuto un allenatore e un direttore sportivo per la Serie A e di questo ne siamo orgogliosi”, ha chiuso Salerno.
Guarascio: “Il nostro obiettivo è il derby”
Il Boxing Day di quest’anno riserverà una delle partite più sentite dell’intero campionato, il derby tra Cosenza e Catanzaro.
Anche per questo è intervenuto ai nostri microfoni il presidente del Cosenza, Eugenio Guarascio, che scherzosamente ha detto: «stavo pensando di sollevare lo stadio per farlo diventare almeno di 40.000 posti, perché 20.000 non saranno sufficienti. Anche perché quest’anno vogliamo prenderci una grande rivincita ed è un grande appuntamento (ride, n.d.r.). L’obiettivo di quest’anno? Chiaramente quello di fare sempre meglio, ma comunque mantenere come primo step la categoria. In ogni caso, stiamo ulteriormente rinforzando una squadra già forte.
Tutino? Abbiamo avuto uno dei migliori marcatori della Serie B, se fosse andato agli Europei forse ci avrebbe fatto fare una figura migliore“.