Dal grande spavento ai sorrisi e ai sospiri di sollievo. L’Italia ribalta l’Argentina e approda alle semifinali di Coppa Davis a Malaga: sabato (ore 13) è in programma la sfida contro l’Australia, rivincita della finale dello scorso anno. Per gli Azzurri, intanto, la soddisfazione di essere usciti alla grande da una situazione complicata, dopo il ko nel primo singolare di Musetti contro Cerundolo. La rimonta l’hanno griffata Sinner e Berrettini, coi successi nel secondo singolare e nel doppio. Ma anche Bolelli e Vavassori, come rivelato da capitan Volandri.
- Italia-Argentina, gioia Sinner: "L'amicizia ha aiutato"
- Berrettini: "Io con Sinner come Sonego lo scorso anno"
- Volandri spiega l'esclusione dei doppisti Bolelli e Vavassori
Italia-Argentina, gioia Sinner: “L’amicizia ha aiutato”
Dopo aver stretto la mano a tutti gli argentini, Sinner si presenta davanti alle telecamere per ringraziare l’amico Berrettini: “Viviamo per questo. Ci alleniamo per giocare gare così, quando c’è tanta tensione e anche parecchio da perdere. In una competizione così può succedere di tutto. Il rapporto con Matteo ha aiutato. Siamo amici anche fuori dal campo, un rapporto così è fondamentale nelle situazioni più delicate. Non sono un doppista, ma quando alle spalle hai uno come lui a servire è tutto più facile. Ha giocato un match davvero incredibile”.
Berrettini: “Io con Sinner come Sonego lo scorso anno”
E Matteo? Pure lui felice, anzi al settimo cielo dopo la grande prestazione nel match decisivo: “La chiave di tutto è stata l’energia, la voglia di stare in campo, di soffrire. Non so quante partite ha giocato quest’anno, bisogna solo ringraziare Jannik per quello che ha fatto. Io non so io cos’avrei dato per giocare singolare, doppio, tutto. Per l’Italia giocherei sempre. Cosa ci siamo detti prima del doppio? Bene gli schemi, la tattica e tutto, ma dobbiamo divertirci in campo. Divertimento agonistico, ovviamente. Un po’ quello che è successo l’anno scorso con Sonego“.
Volandri spiega l’esclusione dei doppisti Bolelli e Vavassori
Chi li ha mandati in campo, Sinner e Berrettini, è stato capitan Volandri. Ma, spiega, si è trattata di una decisione collegiale: “Ne avevo già parlato la sera prima, poi ci siamo riuniti tutti insieme dopo il singolare di Jannik ed eravamo tutti d’accordo. Devo ringraziare loro, ma anche Bolelli e Vavassori che hanno dato indicazioni preziose, conoscendo bene gli avversari. Uno dei motivi per cui vai anche per quella scelta lì è che questi due ragazzi hanno le spalle larghissime. Siamo tutti felici per Matteo e anche per Jannik, dispiace per Musetti che ha giocato in questi giorni un tennis di livello straordinario. Abbiamo visto la Spagna, gli Stati Uniti: sappiamo che la Davis è così“.