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Djokovic vuota il sacco, l'annuncio fa discutere: bufera di opinioni

Il tennista serbo numero al mondo ha raccontato alla BBC la sua decisione sul vaccino e sugli eventi futuri dello Slam e cosa è successo in Australia

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Stanno già facendo discutere le nuove dichiarazioni rilasciate da Novak Djokovic. Il tennista numero uno al mondo che è stato “espulso” dall’Australia il mese scorso per il suo status di non vaccinato dovendo così rinunciare a giocare, dopo mille peripezie burocratiche e annesse polemiche, a giocare gli Australian Open, prima prova dello Slam 2022.

Il giocatore serbo ha rilasciato una lunga intervista alla BBC che andrà in onda questa sera in prime time. Ma le anteprime che stanno girando tra le agenzie fanno trasparire un uomo deciso a perseguire le sue idee nonostante il clamore e anche diverse critiche dai suoi stessi colleghi, Nadal in primis.

Djokovic: “Sono disposto a rinunciare a Roland Garros e Wimbledon!”

“Non sono un non vax, ma rinuncerei ai trofei piuttosto che essere costretto a vaccinarmi contro il Covid. Sì, questo è il prezzo che sono disposto a pagare”.

Questo è il punto più forte delle dichiarazioni che Djokovic ha rilasciato alla BBC. Il tennista serbo numero 1 al mondo si è detto pronto a rinunciare ai prossimi Slam, Roland Garros e Wimbledon, se questi o i loro paesi dovessero imporre la partecipazione solo agli atleti vaccinati.

“Non sono no vax”, le parole di Djokovic

Nel corso dell’intervista Nole ha voluto precisare alcune cose del suo percorso decisionale: “Non sono un no vax. I principi del processo decisionale sul mio corpo sono più importanti di qualsiasi titolo o altro. Sto cercando di essere in sintonia con il mio corpo il più possibile. Ho sempre sostenuto la libertà di scegliere cosa mettere nel proprio corpo. Non sono mai stato contro i vaccini, mi rendo conto che a livello globale tutti stanno facendo grandi sforzi per affrontare questo virus e, auspicabilmente, vederne la fine, e la vaccinazione è probabilmente lo sforzo maggiore in questo senso”.

Da Djokovic accuse contro il Governo australiano

La vicenda Djokovic agli Australian Open con il suo visto respinto, l’essere costretto a stare in un fatiscente albergo insieme ad altri “indesiderati” nella terra dei canguri, ha creato anche una questione diplomatica tra Serbia e Australia. Djokovic ha detto la sua su come sono andate le cose in quei giorni: “Il motivo per cui sono stato espulso dall’Australia è perché il ministro dell’Immigrazione ha usato la sua discrezione per annullare il mio visto in base alla sua percezione che avrei potuto creare un sentimento anti-vax nel paese o in città, cosa con cui non sono d’accordo”.

Le parole di Djokovic scatenano i fronti vax e no vax

Facilmente intuibile che nel giorno in cui entra in vigore l’obbligo vaccinale sul lavoro per gli over 50, le dichiarazioni di Novak Djokovic alla BBC abbiano creato un altro fronte di schermaglie tra le opposte fazioni di vax e no vax. Al di là delle dichiarazioni e le invettive di stampo marcatamente polemico, politico e volgare, in molti hanno sottolineato lo status comunque privilegiato di Djokovic: “Ha vinto tanto, ha guadagnato tanto. Non sarà un problema per lui. Gli Australian Open sono stati bellissimi anche senza di lui. Stesso sarà per gli altri tornei”.

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