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Donnarumma trascinato nel flop PSG: si sgretola l'ultimo baluardo

Il portiere del PSG e della Nazionale perde anche l'imbattibilità ai rigori: un risultato che fa riflettere sulla gestione Pochettino e sul futuro del giocatore

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A volte quantificare il prezzo da pagare non è affatto prevedibile, né può tradursi in una voce specifica in un contratto, quando quell’ordine di pagine in sequenza significa trasferirsi altrove e conquistarsi stima e fiducia. Per Gianluigi Donnarumma lasciare Milano e il Milan per Parigi ha coinciso con la decisione di chiudere con tutto quel che c’era stato prima: i successi, il clamore, le sicurezze per un ruolo che fino ad ora è stato di attore non protagonista.

Donnarumma beffato ai rigori: PSG fuori

Secondo di Navas, spesso con il volto tirato e deluso in panchina, forse addirittura fuori forma, Gigio è stato ancora una volta beffato, stavolta ai rigori. Messi e compagni non sono riusciti a sfondare il Nizza e la partita si è conclusa sullo 0-0, trascinandosi ai penalty, dove il PSG è stato clamorosamente eliminato dalla Coupe de France.

Una sequenza di 14 tiri: giunti ai primi 10, con un errore per parte, si è andati avanti ad oltranza ed alla settima esecuzione sul dischetto per il Nizza si è presentato il brasiliano Dante che, complice l’esperienza e una certa spregiudicatezza, ha preparato un cucchiaio alla Totti che ha sorpreso Donnarumma. Un epilogo che comporta, a titolo personale, l’interruzione della sua imbattibilità in carriera in partite concluse ai rigori.

L’errore del 18enne Xavi Simons, ex cantera del Barcellona trasferitosi a Parigi due anni fa, ha fatto il resto consegnando al PSG una fine ancora più deprimente a livello di risultato con l’aggiunta di aver investito due dei giovani sui quali ha più investito la società e Leonardo in pasto a simili, scoraggianti conclusioni.

Donnarumma e Pochettino: un rapporto mai decollato

Interrogato sulla sua decisione, Mauricio Pochettino si è tirato fuori dalle polemiche e dalle responsabilità: “Non è stata una mia decisione. I primi cinque tiratori li abbiamo decisi tra di noi prima della sequenza, poi la decisione successiva è stata presa dal feeling dei giocatori”.

Il #Pochettinout sui social è un trend che ha i suoi risvolti in questa stagione, segnata dalle sue scelte a volte geniali a volte meno, e che tanto hanno influito sui fragili equilibri interni tra i neo arrivati e concorso alla insoddisfazione di Donnarumma.

Il portiere titolare della Nazionale italiana, miglior giocatore di Euro 2020, è sceso in campo in 14 partite in tutte le competizioni, per un totale di appena 1260minuti giocati. Troppo poco per chi, come lui, ha già un presente importante e meriterebbe di godere di nuove certezze. E di non crogiolarsi in confronti con il recente passato.

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