Continua a tenere banco l’elezione del prossimo presidente della Figc. Il giorno della verità è fissato per il prossimo 3 febbraio 2025: l’attuale numero uno Gravina ha già annunciato la sua candidatura, mentre non sono state sciolte le riserve su Del Piero. Sulla vicenda è intervenuto anche Dossena, intercettato dai microfoni di Striscia La Notizia.
- Elezioni Figc, Dossena a ruota libera a Striscia
- Figc, la previsione di Dossena su Del Piero
- L'attacco a Gravina, l'Aic e quel sogno tradito
Elezioni Figc, Dossena a ruota libera a Striscia
L’inviato di Striscia La Notizia, Pinuccio, è tornato a occuparsi del mondo del calcio, intervistando Beppe Dossena su una questione legata al tfr dei calciatori.
Il discorso si è poi spostato sull’Associazione Italiana Calciatori (Aic) e sulle imminenti elezioni per il presidente federale, che vedono Gabriele Gravina per nulla intenzionato a cedere ‘lo scettro’, nonostante gli ultimi sviluppi delle indagini della Procura di Roma a suo carico per il reato di autoriciclaggio.
Figc, la previsione di Dossena su Del Piero
Dossena non ci gira certo intorno. Va dritto al punto, senza fronzoli. La sua previsione sull’eventuale candidatura di Alex Del Piero a presidente federale non sorride a Pinturicchio.
“Io ho la sensazione che, se si dovesse presentare, non sarà mai eletto”. Ricordiamo che l’ex attaccante della Juve e della Nazionale campione del mondo 2006 non ha affatto chiuso alla possibile corsa alla presidenza, ribadendo, però, che “nessuno mi ha candidato e una iniziativa simile andrebbe affrontata con spirito di squadra”. Dossena spiega poi i motivi che lo inducono a credere nella sconfitta di Del Piero.
L’attacco a Gravina, l’Aic e quel sogno tradito
Nel 2020 il campione del mondo di Spagna ’82 si candidò last minute e senza successo alla presidenza dell’Aic per sostituire Marco Tardelli, che rinunciò a concorrere. Pinuccio sottolinea nel servizio come quest’ultimo abbia contemporaneamente accettato la proposta di Gravina di diventare responsabile del nuovo centro Figc, il quartier generale delle giovanile azzurre. Un incarico durato quattro anni, per cui – afferma Striscia La Notizia – Tardelli ha ricevuto un compenso di 200mila euro all’anno.
Dossena torna quindi su Del Piero e aggiunge: “Il silenzio dell’Aic ha del misterioso. Il loro pensiero era entrare nel Consiglio federale, ci sono entrati e oggi rappresentano il 20% per eleggere il presidente federale. Avevano un sogno: portare un calciatore alla presidenza. La miopia dell’Aic oggi va contro la natura stessa dell’Associazione, va contro il motivo per cui è nata”.