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Dusan Vlahovic alla Juventus, spunta il giallo della quarantena

Botta e risposta tra l'Asl Toscana Centro e quella di Torino sul viaggio del centravanti serbo verso il Piemonte un giorno prima della fine della quarantena dopo la positività al Coronavirus.

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Il trasferimento del mese, che sembra però avere anche buone chances per diventare quello dell’anno, si colora di giallo. A poche ore dall’approdo a Torino di Dusan Vlahovic, diventato a tutti gli effetti un giocatore della Juventus nel giorno del proprio 22° compleanno, è infatti scoppiato il giallo relativo alla presunta quarantena violata dal centravanti serbo.

Il caso sembra essere rientrato nella tarda serata di venerdì, ma solo dopo un duro comunicato dell’Asl di Firenze che ha gettato ulteriore benzina sul fuoco della rabbia dei tifosi della Fiorentina, ancora delusi e infuriati per le modalità dell’addio del capocannoniere del campionato alla società viola dopo due anni e mezzo.

Vlahovic e il trasferimento alla Juventus durante la quarantena

Andando con ordine, l’ultima apparizione di Dusan Vlahovic con la Fiorentina è quella del 17 gennaio per il posticipo della 22a giornata al “Franchi” contro il Genoa, gara che ha visto il bomber serbo partecipare alla goleada della squadra di Vincenzo Italiano, vittoriosa per 6-0, segnando la quarta rete della serata, suo 17° gol stagionale in Serie A. Sei giorni più tardi Vlahovic non è stato invece convocato per la gara contro il Cagliari per aver contratto il Coronavirus. La Fiorentina non ha mai comunicato la positività dell’attaccante, ma l’assenza del suo nome tra i convocati insieme a quello di Riccardo Saponara e l’ufficializzazione della presenza di due positività in rosa ha fatto cadere i dubbi in poche ore.

Da quel momento, nel rispetto delle norme vigenti, Dusan, che si è regolarmente sottoposto a tre dosi di vaccino, avrebbe dovuto osservare sette giorni di quarantena, al termine dei quali avrebbe avuto “libera uscita” grazie un tampone rapido negativo. In mezzo, però, c’è stato il trasferimento alla Juventus, che si è definito prima dell’esaurimento della quarantena.

Vlahovic, Asl Toscana Centro all’attacco: “Norme violate”

La Juventus ha provato ad aggirare il problema organizzando un trasporto straordinario, con partenza da Firenze in piena notte e arrivo a Torino all’alba di venerdì, avvenuto però alla vigilia della fine della quarantena.

Questo è bastato per scatenare le polemiche incrociate da parte del sindaco di Firenze, Dario Nardella, e soprattutto dell’Asl Toscana Centro, Giorgio Garofalo, il cui direttore Giorgio Garofalo, ai microfoni della Rai, ha addirittura anticipato una possibile azione legale: “Noi come Asl siamo molto tranquilli. Le regole sono chiare: il vaccinato con tre dosi tra la positività e la negatività deve aspettare 7 giorni. Se abbandona l’isolamento, è una violazione delle norme che ha rilevanza anche penale. La nostra azione è obbligatoria e noi siamo tranquilli perché stiamo facendo già da ieri tutto il necessario”.

Denuncia in vista, quindi, per quello che si profila come l’ennesimo caso di intrecci tra il calcio e le Asl in epoca di emergenza sanitaria, con l’unica differenza che in questo caso non c’è di mezzo una partita non disputata e da rinviare.

La Asl di Torino e il tampone “salvifico”

Stando agli ultimi aggiornamenti, tuttavia, la Juventus si sarebbe mossa proprio grazie all’autorizzazione dell’Asl di Torino, che ha dato il via libera allo spostamento di Vlahovic nonostante la quarantena ancora in atto grazie a un tampone negativo effettuato nella serata di giovedì da parte del giocatore, poche ore prima della partenza per il Piemonte.

Il caso sembra quindi rientrare, così i tifosi della Juventus e Max Allegri potranno concentrare le proprie attenzioni sui primi allenamenti in bianconero di Dusan Vlahovic, che ha scelto la maglia numero 7, appartenuta fino a fine agosto a Cristiano Ronaldo.

Una scelta di grande personalità che ha ulteriormente accresciuto la già grandissima popolarità di cui l’ex fiorentino gode già presso i tifosi della Juventus, che si aggrappano al talento di per provare a dare un sapore diverso a una prima parte di stagione deludente, almeno in campionato, ma che vede i bianconeri in corsa per più traguardi, dall’inseguimento a un posto nella prossima Champions League al tentativo di andare più avanti possibile nell’edizione in corso della competizione continentale che vedrà la Juve in campo il 22 febbraio a Vila-Real per l’andata degli ottavi contro gli spagnoli di Unai Emery.

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