Vittoria doveva essere, da pronostico, e vittoria è stata. Ma per gli attesi segni di miglioramento sul piano del gioco e soprattutto da quello realizzativo, ripassare più avanti.
La Juventus passa per 2-0 in casa della Salernitana in uno degli anticipi serali della 15ª giornata. La squadra di Max Allegri si rimette quindi in carreggiata dopo le pesanti sconfitte contro Chelsea e Atalanta, che battendo poco prima il Venezia aveva mantenuto il rassicurante +7 in classifica sui bianconeri.
Turno interlocutorio quindi per la Juventus che, al terzo successo nelle ultime quattro partite di campionato, resta lontana dalla zona Champions League.
Juventus, Paulo Dybala trascinatore contro la Salernitana
In un momento difficile a causa dell’indagine sulle plusvalenze, che ha scosso il calcio italiano e in particolare l’ambiente della Juventus, la società che più di altre è finita nel mirino degli inquirenti in seguito all’apertura dell’inchiesta da parte della Procura di Torino, gli unici sorrisi per Max Allegri vengono dalla prestazione di Paulo Dybala.
L’argentino ha realizzato il quarto gol stagionale, quello che al 22’ ha sbloccato la partita dopo un bello scambio con Kulusevski, e fornito una buona prova, pur macchiata, al 94′, da un calcio di rigore, concesso per fallo su Morata, goffamente sbagliato da Dybala, che calcia alle stelle dopo essere scivolato sul dischetto.
Max Allegri sorride: il calendario strizza l’occhio alla Juventus
Un altro motivo di sollievo viene dal calendario, che prima della breve sosta natalizia presenta avversari alla portata della Juventus.
I bianconeri, senza più preoccupazioni provenienti dalla Champions League (l’ultima gara, l’8 dicembre in casa contro il Malmoe, sarà una formalità con la qualificazione agli ottavi già conquistata da tempo e il primo posto che sembra sfumato irrimediabilmente dopo il tracollo contro il Chelsea), sono quindi chiamati a fare filotto di vittorie nelle prossime quattro partite.
Contro Genoa, Venezia, Bologna e Cagliari obiettivo 12 punti in modo da riavvicinarsi ai primi posti in vista dei possibili interventi sul mercato invernale e della finale di Supercoppa Italiana prevista per il 12 gennaio a San Siro contro l’Inter, che seguirà le prime gare del girone di ritorno asimmetrico contro Napoli e Roma.
Juventus, i “fantasmi” cancellati a Salerno
A Salerno la Juventus non ha certo rubato l’occhio, ma tra assenti, un match in cui i bianconeri avevano tutto da perdere contro l’ultima della classe e il pensiero all’extra-campo, non era da mettere in preventivo una prova memorabile da parte della squadra di Max Allegri.
La Juventus ha controllato il match nel primo tempo, prima e dopo il vantaggio, vedendosi annullare al 29’ il raddoppio di Chiellini per un fuorigioco di Kean, ma cedendo metri di campo nella prima parte della ripresa e permettendo così alla Salernitana di realizzare un generoso forcing, culminato nel palo di Ranieri a 58’ a Szczesny battuto al termine di un’azione confusa nell’area della Juventus. Poi, al 20’, il gol che ha chiuso il match, siglato da Morata, entrato da pochi minuti al posto di Kean, su invito di Bernardeschi.
Mai pericoloso invece Nwankwo Simy, l’attaccante nigeriano ex Crotone che era uno dei tre “spauracchi statistici” della Juventus dopo i due gol segnati con la maglia dei calabresi alla Juventus, tra i quali quello in rovesciata della gara dell’aprile 2018.
Questa volta però il centravanti non ha graffiato, al pari di Milan Djuric, che alla Juve segnò il secondo gol in A della carriera nel 2015 ai tempi del Cesena e Stefano Colantuono, allenatore della Salernitana che sconfisse la Juve alla prima giornata del campionato 2015-2016 sulla panchina dell’Udinese. Per la Salernitana, alla sconfitta numero 11 su 15 partite, la zona salvezza resta vicina, ma il difficiole traguardo deve passare da un’inevitabile rivoluzione nel mercato di gennaio.