C’era attesa, in casa Roma e non solo, per le decisioni del Giudice Sportivo in merito ai fatti avvenuti durante Roma-Verona, su tutti l’espulsione subita da José Mourinho per le veementi proteste rivolte nei confronti dell’arbitro dell’incontro, Luca Pairetto, per alcune decisioni non condivise e in particolare il cosiddetto “gesto del telefono”, la causa dell’allontanamento dal campo del tecnico portoghese da parte del fischietto torinese, oltre alle contestazioni per alcuni episodi controversi.
Roma, Mourinho squalificato per due giornate dopo le accuse a Pairetto
Ebbene, dopo aver esaminato il referto redatto da Pairetto, il giudice Gerardo Mastrandrea ha usato la mano pesante, ma non pesantissima, nei confronti dello Special One, che se l’è cavata con due turni di squalifica, con aggiunta di un’ammenda di 20.000 euro. A pagare un prezzo alto in termini disciplinari è però tutto il club, inteso come staff tecnico e non solo.
Oltre a Mourinho è stati infatti fermato, sempre per due giornate, il vice Nuno Santos. Un turno di stop è stato invece inflitto al preparatore atletico Stefano Rapetti (colpevole anche di un’espressione blasfema), ma non solo visto che il Giudice ha punito anche il direttore generale della Roma, Tiago Pinto, fermato fino all’8 marzo.
Mourinho, le motivazioni della squalifica: “Gravi insinuazioni e fare minaccioso”
Le motivazioni della squalifica spiegano il comportamento tenuto da José Mourinho in campo, con quel “ti manda la Juve”, rivolto a Pairetto, considerato “grave insinuazione”, fino a quanto accaduto nel tunnel che conduce agli spogliatoi:
“Squalificato per due giornate, con ammenda da 20.000 euro, José Mourinho, per avere, al 45° del secondo tempo, rivolgendosi al quarto ufficiale, indirizzato gravi insinuazioni al direttore di gara, nonché per essere entrato, all’atto del provvedimento di espulsione, sul terreno di giuoco con fare minaccioso contestando platealmente la decisione arbitrale; infine, al termine della gara, nel tunnel che adduce agli spogliatoi, per aver reiterato le suddette insinuazioni nei confronti del Direttore di gara mentre cercava di trattenere il proprio Direttore sportivo”.
Mourinho dovrà quindi assistere dalla tribuna alle partite di domenica 27 febbraio al “Picco” di La Spezia e a quella di sabato 5 marzo all’Olimpico contro l’Atalanta.
Squalifiche Mourinho e staff, la Roma valuta il ricorso
Quanto al vice Nuno Santos, la squalifica di due turni si giustifica “per avere al 41° de al 47° del secondo tempo, rivolto espressioni gravemente insultanti al Direttore di gara”.
Il preparatore Rapetti è stato fermato per un turno con ammenda di 5.000 euro “per avere, al 25° del secondo tempo, inveito pesantemente contro un componente della panchina avversaria proferendo anche un’espressione blasfema”.
Infine, il dg Tiago Pinto, fermato fino all’8 marzo “per avere, al termine della gara, nel tunnel che adduce gli spogliatoi, affrontato in maniera irruenta l’Arbitro e, pur trattenuto dal proprio Allenatore, indirizzato allo stesso gravi insinuazioni; sanzione ridotta per aver presentato in un secondo momento formalmente le scuse al Direttore di gara, accettade dal medesimo”.
Nelle prossime ore la Roma renderà nota la propria decisione in merito al possibile ricorso. Già poche ore dopo i fatti dell’Olimpico, infatti, la società aveva fatto sapere di aver allertato il proprio studio legale e in particolare l’avvocato del club, Antonio Conte, per stendere ricorso qualora le decisioni del Giudice fossero state ritenute inique.