Manca ormai poco alla prima semifinale di Euro 2020, che vedrà l’Italia di Roberto Mancini affrontare la Spagna di Luis Enrique. Il ct azzurro ha le idee chiare sulla formazione da schierare: sarà quella scesa in campo contro il Belgio, unica eccezione Emerson che prenderà il posto dell’infortunato Spinazzola.
Mancini ha le idee chiare anche in caso di parità dopo 120′. Come riporta La Gazzetta dello Sport, l’allenatore azzurro ha già scelto i rigoristi: Jorginho, Insigne, Immobile, Bonucci e Berardi. Ovviamente la certezza assoluta non esiste, alcuni dei prescelti potrebbero essere sostituiti durante la partita. Tra i potenziali e probabili subentrati a gara in corso, a battere i rigori dovrebbero essere anche Belotti e Acerbi.
Anche Luis Enrique ha le idee chiare sui rigoristi. Tra i 5 scelti c’è lo juventino Alvaro Morata, ma bisogneràvedere se verrà sostituito o meno. Se saranno in campo, oltre all’attaccante bianconero i rigoristi designati sono Koke, Gerard Moreno, Oyarzabal e Dani Olmo. Da non escludere Busquets, che con la Svizzera ha voluto tirarlo a tutti i costi.
In caso di rigori, gli occhi saranno puntati ovviamente su Donnarumma e Unai Simon. L’ex Milan col club rossonero ha parato 13 rigori parati su 36, mentre lo spagnolo con i club 3 su 15. Il nuovo portiere del Psg però con l’Italia non ha mai parato un rigore, subendo gol in due occasioni. L’iberico invece ha subito un gol su rigore con la Spagna a partita in corso, ma con la Svizzera ne ha neutralizzati due sui quattro dopo i supplementari, diventando un protagonista della vittoria.
In giornata infine, Pau Torres ha svelato un retroscena sui rigori mandando un messaggio all’Italia: “Dopo ogni allenamento cerchiamo di simulare i rigori, ci siamo preparati a quei momenti anche parlando con uno psicologo perché sappiamo quanto sia importante arrivare a calciare con la giusta mentalità. La pressione e il nervosismo possono condizionare i tiri dagli undici metri, ma se ti alleni duramente quando ti capita in gara sei più tranquillo”.
La speranza dell’Italia resta ovviamente quella di evitare i penalty e possibilmente anche i supplementari. Non solo per chiudere i conti nei tempi regolamentari, ma anche per risparmiare così energie fisiche e mentali in vista di un’ipotetica finale.