“Sono rimasto entusiasta dall’euforia, dalla voglia di fare gruppo di questa Nazionale, la voglia di aiutarsi l’uno con l’altro. La stessa cosa l’ho vissuta con la Nazionale nel 1978 e 1982, ci sono i presupposti per andare avanti: io vedo l’Italia finalista.”
Parole pronunicate da Claudio Gentile, campione del mondo nel 1982, ai microfoni di Radio Anch’io lo sport, su RadioRai.
L’ex difensore azzurro non teme tanto la PSagna, quanto invece l’Inghilterra che seocndo lui, sarà avveraria proprio dell’Italia in Finale domenica prossima a Wembley: “In finale non sempre vince il più forte. La Spagna? E’ una squadra senza gioco, non mi sembra quella degli anni passati, l’Italia è nettamente favorita”. “L’Inghilterra, che vedo in finale contro l’Italia, non sarà facile da battere, perché è una delle squadre più forti, ma sono ottimista. Gli inglesi stanno dimostrando di essere all’altezza di poter vincere l’Europeo… Cominciamo a superare la Spagna”.
Invetibali non parlare dell’esperienza magica del 1982…”Se pensiamo come partimmo in Spagna nell’82, sempre nel mirino della critica, sapevamo con il silenzio stampa di avere fatto una scelta non tanto gradita, però sapevamo che, vincendo, avremmo superato ogni difficoltà. Far gruppo è molto, molto importante, perché cresce l’entusiasmo in campo e fuori, si crea una grande compattezza. Però, prima c’è la Spagna da superare.
Mancini ha il polso dello spogliatoio, quando farà le scelte non dovrà sbagliare: io, però, non sono così pessimista, sono positivo, la partita contro la Spagna non è un ostacolo duro, ma non va sottoluvarlo. Sono ottimista. E’ importante far gol”.