Alla Spagna basta un tempo per piegare la Croazia e portare a casa tre punti preziosi. Gli iberici sono passati in vantaggio dopo 29 minuti con Alvaro Morata. Poco dopo è arrivato anche il raddoppio con un altro ex giocatore della Serie A come Fabian Ruiz. I giochi li ha chiusi, sempre nella prima frazione di gioco, il fresco campione d’Europa per club Dani Carvajal. Deludono gli scaccati, ingenui in difesa e spuntati davanti tanto da risultare incapaci di cogliere le occasioni capitare. Persino su rigore con l’errore di Petkovic.
- Un muro su Yamal, la scelta di Dalic
- Morata, un gol per l'Italia. E con Fabian Ruiz è amarcord
- Una Spagna bella e concreta: minaccia nel girone
- I biancorossi e un atteggiamento troppo passivo
- Top e flop della Spagna
- Top e flop della Croazia
Un muro su Yamal, la scelta di Dalic
L’inizio di gara è di chiara ed evidente marca spagnola. Nei primi 20 minuti di gioco la Croazia non solo non riesce a superare la propria metà campo, ma fa fatica pure a stare fuori dalla propria area di rigore. Il giocatore più temuto dagli scaccati è il più giovane del Mondiale: Lamine Yamal, 17 anni da compiere a luglio. Per contenere l’estro dell’esterno del Barcellona, la scelta del coach Zlatko Dalic è quella di piazzare da quella parte Gvardiol chiedendo a Kramaric di dargli una mano in fase di copertura.
Morata, un gol per l’Italia. E con Fabian Ruiz è amarcord
Proprio quando la Croazia sembra finalmente entrare in partita ecco che arriva il vantaggio della Spagna. Abituati al tiki-taka, è quasi una sorpresa vedere segnare la Furia Rossa con appena 3 passaggi: quelli che servono a liberare Alvaro Morata, non contenuto da Pongracic, che si avvia in porta con la sua consueta velocità. L’attaccante è in uscita dall’Atletico Madrid e sogna di tornare in Italia, possibilmente alla Juve con apertura però anche a Roma e Napoli. Tre minuti dopo arriva anche il 2-0 sempre da un ex azzurro come Fabian Ruiz. I conti li chiude Carvajal poco prima della fine del primo tempo.
Una Spagna bella e concreta: minaccia nel girone
La Spagna ha la rosa più forte del Gruppo B. Lo sa la Croazia, lo sa pure l’Italia che è la principale antagonista degli iberici nella corsa al primo posto quanto meno sulla carta. Belle le Furie Rosse lo sono sempre state ma con De La Fuente si è aggiunto anche quel pizzico di concretezza che mancava. Certo, la prima gara talvolta può essere fuorviante ma in questo gruppo c’è davvero tanto talento a partire proprio da Lamine Yamal che a tratti è stato imprendibile sulla fascia nonostante l’intensa marcatura.
I biancorossi e un atteggiamento troppo passivo
Va bene la differenza di valori tra i due team che si è vista e sembra palese. Però la Croazia ha pagato un atteggiamento eccessivamente remissivo, complice anche le scelte dell’allenatore Dalic. I biancorossi hanno anche avuto delle opportunità per colpire ma senza precisione da parte dei propri attaccanti. Addirittura Petkovic ha anche fallito un calcio di rigore, segnando subito dopo ma in offside. In più hanno pesato gli errori difensivi, con un reparto eccessivamente statico nei momenti chiave dell’incontro. Servirà molto di più nelle prossime due gare per centrare la qualificazione.
Top e flop della Spagna
- Fabian Ruiz 8 Geniale il passaggio per l’1-o di Morata. Firma il raddoppio e si mette in mostra per diverse giocate di qualità.
- Morata 7 Ovunque vada escono voci su altri centravanti. Eppure i gol li fa.
- Carvajal 7 Momento magico per il terzino del Real
Top e flop della Croazia
- Kovacic 6 Uno dei più attivi tra i balcanici
- Budimir 5 Scelto a simbolo dell’inefficacia offensiva della squadra.
- Pongracic 4 Buona stagione col Lecce, l’esordio all’Europeo è però da flop.