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Eurolega, la Virtus chiede strada a Pozzecco: che "derby" a Villeurbanne

Virtus Bologna a caccia della quarta vittoria in cinque partite di Eurolega proprio nella nuova tana del Poz: il pronostico sembra chiuso, ma occhio al fattore coach.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Con Milano che zoppica, Bologna resta l’ultimo avamposto italiano in Eurolega. Anche se stasera la missione che attende Shengelia e compagni è di quelle che fino a una manciata di giorni fa sembravano impossibili: Gianmarco Pozzecco di nuovo avversario, stavolta sulla panchina del Villeurbanne, sul quale è salito appena in tempo per provare a dare l’assalto a una Virtus che pure sin qui, tolto l’esordio contro lo Zalgiris, in Europa ha sempre indossato il vestito migliore (e così anche in Italia, dove è imbattuta tra Supercoppa e campionato).

Un incrocio del destino, col Poz e il vice Edo Casalone chiamati a tentare subito l’impresa contro una delle squadre più in palla della competizione. E chissà se l’aria del derby non possa pagare subito dividendi per il coach della nazionale, che si troverà ad affrontare Pajola (Polonara no, perché ancora assente per qualche settimana almeno) e più in generale una squadra che conosce piuttosto bene, con tanti elementi come Hackett e Belinelli di cui conosce vita, morte e miracoli. Magari non sarà come affrontare l’Olimpia, di cui è stato vice allenatore fino a un anno fa, ma di sicuro l’aria della sfida con la Virtus non dovrebbe fargli tanto male.

Asvel-Virtus, partita imprevedibile

Il Villeurbanne di Tony Parker, reduce da quattro ko. di fila, sa di avere la stagione appesa a un filo. Per questo l’ex Spurs ha dato il benservito al fratello Terence, pur tenendo a far sapere che i rapporti tra i due sono idilliaci (della serie: l’abbiamo fatto per il bene della squadfra). Cosa possa portare il Poz in così pochi giorni di lavoro non è semplice da dire, ma pensando a quel che ha prodotto l’effetto Banchi sulla Virtus (appena arrivato ha inanellato una striscia di otto vittorie in nove gare, con la Supercoppa alzata al cielo) è evidente quanto a livello mentale un cambio di guida tecnica possa influire sul destino di una squadra.

In condizioni normali, questa era una gara dal pronostico abbastanza facile: troppo compatta e solida la Bologna vista nelle ultime settimane per pensare di poter trovare difficoltà contro la versione sbiadita dei francesi. Spiega Luca Banchi, che dell’Asvel non si fida:

Questa partita però presenta molte difficoltà. Loro sono spalle al muro, hanno bisogno di centrare una vittoria per cominciare a pensare di poter fare un altro tipo di percorso. E sono molto fisici, tanto che agonismo e atletismo sono marchi di fabbrica ben riconoscibili. Quello che abbiamo fatto in questi giorni è cercare di capire che un’eventuale vittoria passerà attraverso due fattori: tenere alto il ritmo, e quindi giocare con intensità per 40’, e soprattutto cercare di incanalare la gara da subito sui binari a noi più congeniali, provando a costringerli a qualche forzatura. Pozzecco è un tecnico che sa come cambiare la testa dei suoi giocatori, e pure nin fretta: dovremo davvero essere perfetti per venirne a capo.

Euroleague, le certezze di Bologna

La Virtus della prima parte di stagione, però, sin qui ha sempre risposto presente, tanto in Italia quanto in Europa. Ha perso Polonara, che dovrà ancora combattere con la neoplasia testicolare che dovrebbe tenerlo fuori dal parquet fino a dicembre, ma ha ritrovato Iffe Lundberg, divenuto quel giocatore che Zanetti auspicava di vedere sin dal giorno del suo arrivo, elemento cioè capace di spaccare in due le partite in qualunque momento. E se Dobric ancora non ha espresso tutto il proprio potenziale, complici anche i problemi fisici che ne hanno condizionato la preparazione post mondiale, la versione europea di Cordinier ha spesso e volentieri contribuito a colmare qualche lacuna che s’è intravista lungo il percorso.

Serata speciale per il transalpino, già grande protagonista a Monte Carlo due settimane fa, desideroso a ripetersi con una squadra che ha sempre vissuto alla stregua di una rivale in carriera, specie quando giocava ad Antibes e Nanterre. L’Asvel ha elementi di indubbio spessore ed esperienza come Nando De Colo, Joeffry Lauvergne e Youssoupha Fall, tutti ormai avvezzi da tempo sui palcoscenici di Eurolega, chiamati a un deciso upgrade dopo un avvio di stagione decisamente al di sotto delle aspettative. Sin qui quello che ha fatto meglio è stato Franklin Jackson, viaggiando a 13 punti a partita (25 nell’ultimo ko. col Fenerbahce), ma chiaro che l’arrivo del Poz potrebbe rimescolare e non poco le carte.

Quelle che la Virtus sa di avere in mano, pronta a calare i suoi assi senza paura. Banchi porterà gli stessi 12 già visti all’opera contro la Stella Rossa, augurandosi che il risultato possa essere il medesimo. E la quarta vittoria in cinque gare potrebbe davvero aprire scenari entusiasmanti agli occhi di Belinelli e compagni, che hanno deciso di tenere alta la bandiera tricolore sul palcoscenico continentale. In attesa che Milano ritrovi la via maestra.

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