Tre notti europee, altrettante sconfitte. Per l’Italia l’inizio di Eurolega è sostanzialmente una piccola Caporetto, e la Virtus c’ha messo del suo facendosi beffare nel finale dall’Asvel Villeurbanne che quasi non sa credere se quello che hanno visto i propri occhi sia vero si tratti solo di un sogno.
Di certo per Bologna è un incubo l’avvio nel massimo palcoscenico continentale: Banchi si lecca già le ferite e il mercato già bussa alla porta, perché se c’è un problema che più di ogni altro sembra affiorare in questo primo scorcio di stagione è la difficoltà nel tenere botta sotto le plance. Non certo un problema che si risolve con uno schiocco di dita.
- A rimbalzo è una mattanza: 44-27 per l'Asvel
- Cacok non rientra e si pensa a chi potrebbe sostituirlo
A rimbalzo è una mattanza: 44-27 per l’Asvel
Più dell’87-85 finale, maturato dopo un’affannosa rimonta che aveva prodotto anche la sensazione che l’inerzia ormai fosse girata dalla parte delle Vu nere (sotto di 13 lunghezze a metà del terzo quarto, ma tornate dentro la parità fino a raggiungere la parità grazie a Pajola e Diouf), è il totale della sfida a rimbalzo a far risuonare campanelli d’allarme un po’ in tutte le direzioni: 44 quelli catturati dall’Asvel (di cui 21 offensivi), appena 27 quelli tirati giù dalla Virtus, che è riuscita a concedersi soltanto 8 seconde possibilità.
Letti in questi termini, i numeri assumono anche un altro valore, pensando al fatto che la sconfitta è arrivata soltanto nei secondi finali sulla stoppata di Sako ai danni di Cordinier, ancora una volta (come già successo con l’Efes la settimana scorsa) miglior giocatore di Bologna con 23 punti realizzati. Ma quello squilibrio a rimbalzo preoccupa e sin qui s’è rivelato essere molto più di un normale fardello per i ragazzi di Banchi. Tanto da riaprire immediatamente i cordoni della borsa.
Cacok non rientra e si pensa a chi potrebbe sostituirlo
Perché la Virtus sa che senza Devontae Cacok mancano centimetri chiave sotto canestro. E per evitare di perdere troppo terreno e vedere la strada ancor più in salita di quanto non lo sarebbe in condizioni “normali”, ecco che la dirigenza bolognese ha cominciato a sondare varie piste.
Anche perché Cacok, assente ormai da una decina di mesi (si è infortunato a Belgrado a fine dicembre), non riesce ancora a dare una data di scadenza alla propria lungodegenza. Le ultime notizie rimandano a un possibile rientro a inizio dicembre, ma non v’è alcuna certezza e tantomeno qualcuno che lo possa affermare con sicurezza.
Per questo la Virtus sta monitorando più prospetti, cercando l’occasione giusta per rinforzare il reparto lunghi, Bruno Fernando, centro angolano di 206 centimetri di stanza ai Raptors, è uno dei papabili. Anche Jordan Bell, ex Golden State Warrior, attualmente svincolato, rientra tra i nomi sondati: a effetto lo è di sicuro, ma la condizione fisica rimane un rebus.
Il sogno però è Jonathan Motley, che potrebbe lasciare l’Hapoel Tel Aviv per via della guerra israelo-palestinese. Solo che ci vorrebbero tanti soldi, e di questi tempi a Bologna stanno attenti a quanti ne escono dal portafogli. Ma aspettare potrebbe rivelarsi assai pericoloso.