Il mondo del web si è già espresso da ieri pomeriggio e non si è più fermato: a Bergamo la Juventus sarebbe stata aiutata dagli arbitri. Il successo in rimonta sui bergamaschi sarebbe frutto delle sviste di Rocchi e l’hashtag #fermiamostapagliacciata è tornato trend su twitter. Ha davvero sbagliato l’arbitro di Atalanta-Juve?
LA MOVIOLA – Sui quotidiani molti moviolisti hanno bocciato le decisioni del fischietto fiorentino ed anche Luca Marelli sul suo blog prende una posizione netta. L’ex arbitro comasco – diventato ormai punto di riferimento fisso per tifosi, appassionati e addetti ai lavori – analizza nel dettaglio quanto successo a Bergamo e le scelte di Rocchi.
LE DECISIONI – Dopo aver detto che il rigore per l’Atalanta c’era, che la simulazione di Higuain non era da rosso e che sul mani di Emre Can era rigore per i bergamaschi, Marelli si sofferma sul mani di Cuadrado in occasione del gol del 2-1 di Higuain chiarendo subito che il tocco di mano di Cuadrado andava punito perché è quantomeno innaturale la posizione del braccio. Anche se, rivedendo le immagini, la sensazione è che Cuadrado cerchi volontariamente il pallone con la mano.
IL VAR – La questione più importante diventa dunque la seguente: il VAR doveva e poteva intervenire? Per Marelli la risposta è che avrebbe dovuto intervenire. Rocchi e Doveri (quarto ufficiale) non hanno visto nulla perchè coperti. Il pallone schizza verso Pasalic e Bonucci. Pasalic colpisce il pallone che viene deviato da Bonucci verso un compagno di squadra che inizia l’azione che poi porterà alla segnatura. Nel corso dell’azione c’è anche un contrasto a centrocampo con un giocatore dell’Atalanta che devia il pallone ma senza interrompere l’APP (Attacking Possession Phase) offensiva.
IL PROTOCOLLO – L’episodio ruota tutto attorno a questo momento: quella di Pasalic può essere considerata un’azione effettuata col possesso del pallone o meno? Il protocollo ci informa che NON può essere considerato come chiaro guadagno di possesso il caso in cui il pallone non venga controllato o non raggiunga un compagno di squadra. Ebbene, in questa circostanza il pallone colpito da Pasalic in open play (cioè senza effettivo controllo di una squadra) non raggiunge alcun compagno di squadra e tantomeno viene controllato: trattandosi di unica APP il VAR avrebbe potuto richiamare l’arbitro alla “on field review” per annullare la rete, assegnando un calcio di punizione diretto all’Atalanta.
IL RIMPROVERO – Infine Marelli attacca Gasperini che, nel dopo gara, si è lamentato del regolamento, secondo lui troppo complesso: “Può essere. Ma diventa oltremodo difficile da comprendere se, nelle occasioni organizzate da Federazione ed AIA, non ci si presenta. Gasperini era assente all’incontro svoltosi in settimana…”.
LE REAZIONI – Numerose le reazioni: “Il problema del mani di Cuadrado è il non averlo visto in diretta (poi si parla del protocollo Var”) o anche “Non riguardare il mani di Cuadrado non penso sia corretto , spesso in Italia ci sono le leggi e poi si cerca il cavillo o l’interpretazione personale per non applicarle, secondo me deve cambiare la regola di utilizzo del VAR , in caso di chiaro errore che scaturisce un gol bisogna utilizzare il VAR”.
FALLO DI MANI – Infine un tifoso nota: “Io non capisco come mai fino a pochi anni fa di questi falli di mano non si parlasse mai… sinceramente non ricordo nemmeno se e quanto venissero puniti… ora guardare un match è diventato uno strazio, al minimo tocco o sospetto di tocco partono tutti (telecronisti, pubblico, giocatori) con una storia infinita”.