Nelle scorse ora una terribile voce si è sparsa dal Brasile: Dani Alves si è suicidato in carcere. Il caos prima della smentita arrivata da parte del fratello dell’ex calciatore e anche del suo addetto stampa. Ricordiamo che il 40enne esterno ex Juventus è stato condannato nelle scorse settimane per violenza sessuale e dovrà scontare quattro anni e sei mesi oltre a cinque di libertà vigilata. Chiaro che il plurititolato terzino stia passando un periodo estremamente complicato che richieda opportuno sostegno.
- La notizia si sparge: Dani Alves si è suicidato
- La smentita del fratello che chiede rispetto
- L'ufficio stampa annuncia un'azione legale
La notizia si sparge: Dani Alves si è suicidato
Siamo abituati, ancor di più in tempi di social network, alle fake news. Spesso è stata annunciata inopportunamente la morte di qualche personaggio famoso. Stavolta, non si sa per quale motivo, la notizia si è diffusa a macchia d’olio inducendo in tanti a crederci: Dani Alves si sarebbe suicidato in carcere. Ore di panico, considerata la caratura di quello che è stato uno dei giocatori più forti nella storia del calcio nel suo ruolo. Fortunatamente, a quanto pare, non ci sarebbe alcun fondo di verità in quanto raccontato sul conto del 40enne di Juazeiro.
La smentita del fratello che chiede rispetto
Chi ha vissuto molto male la vicenda è la famiglia dell’ex calciatore. Suo fratello, Ney Alves, si è scagliato contro chi ha messo in giro queste voci: “Quanta crudeltà ha l’essere umano. Lo avete già condannato per le parole di una donna entrata in un bagno maschile per fare cosa solo lei lo sa. E’ già stato condannato. Non è sufficiente? E’ in prigione. Ora, la follia è che ne volete la morte. Volete vedere mio fratello morto. Ma quanta crudeltà è questa? Mio padre ha più di 70 anni. Mia madre ne ha più di 60. Non avete una famiglia, vero? Queste pagine che continuano a diffondere queste cose. Che Dio abbia misericordia di voi“.
L’ufficio stampa annuncia un’azione legale
Dani Alves sta pagando il suo debito con la giustizia. Intanto c’è stato chi come il Barcellona lo ha completamente eliminato dall’elenco delle proprie leggende considerando incompatibile la sua condotta morale con la storia del club. Sulla notizia del suicidio è arrivata successivamente anche la smentita da parte dell’ufficio stampa dell’ex calciatore che ha contattato radio Itatiaia di Belo Horizonte annunciando anche l’avvio di un’azione legale.