Scoppia la polemica nel circus di Formula 1 dopo la decisione della Fia di modificare il regolamento dal 2023 per frenare il fenomeno porpoising, ovvero il saltellamento della vettura sul rettilineo. Diversi team, tra cui la Ferrari e la Red Bull, sostengono che le modifiche non siano introdotte per problemi di sicurezza, ma per aiutare la Mercedes, in ritardo rispetto alle concorrenti in lizza per il titolo.
F1, cambio al regolamento: Ferrari pronta a protestare
Secondo quanto riporta Auto, Motor und Sport, il team principal della scuderia di Maranello Mattia Binotto sarebbe pronto ad impugnare la decisione della Fia di modificare il regolamento. A sostenerlo ci sarebbero altri sei team sui dieci presenti attualmente nel circus.
La Ferrari ha diritto storico di veto, che non può però essere utilizzato perché la Fia considera la questione un problema di sicurezza, proprio il punto che trova in disaccordo la maggior parte dei team. Ma la discussione è comunque aperta.
F1, Piero Ferrari: “La Mercedes perda con dignità”
Piero Ferrari, vice presidente della scuderia di Maranello, dalle colonne de il Giorno si è espresso in modo pungente sulla questione: “Ci opporremo a qualsiasi strumentalizzazione – sono le sue parole -. Per anni la Ferrari aveva un deficit di motore nei confronti di Mercedes. Noi non abbiamo chiesto favori o scorciatoie. Abbiamo perso con dignità, lavorando in silenzio per recuperare. Dovrebbero comportarsi così anche i nostri avversari“.
F1, Red Bull dura: “Troppo tardi per riprogettare la vettura”
La direttiva anti porpoising, che prevede l’innalzamento dei bordi tra scalino e fondo di 25 mm e l’introduzione di controlli più severi sui fondi, non piace affatto alla Red Bull, che per voce del team principal Horner si è opposta duramente: “Penso che sia necessario trovare una soluzione di buon senso, non riscrivere il regolamento per l’anno prossimo in un momento così avanzato dell’anno e con i limiti di budget che ci sono. Credo che il problema sia ancora più grave per alcuni dei team più piccoli che semplicemente non avrebbero le risorse necessarie per reagire. Penso che qualsiasi misura venga presa, debba essere ragionevole”, le parole a Motorsport
“Non è un problema di sicurezza – ha evidenziato Horner -. Non è compito della FIA garantire che una squadra sia competitiva. Altrimenti, negli ultimi 10 anni avremmo avuto un BOP per i motori. È troppo tardi per riprogettare una vettura per il prossimo anno. Se si parla di un aumento di 25 mm, si tratta di un’aerodinamica completamente diversa”.