“Mi dichiaro colpevole“. Così Bernie Ecclestone è uscito allo scoperto. L’ex boss della Formula 1 per decenni prima della vendita a Liberty Media, ha ammesso le proprie colpe verso il fisco britannico sottolineando la propria colpevolezza per frode fiscale per qualcosa come 400 milioni di sterline, qualcosa meno di mezzo miliardo di euro.
Ecclestone, oggi quasi 93enne, è stato condannato a una pena detentiva con sospensione della pena dopo aver ammesso di frode mediante falsa rappresentanza in tribunale.
- F1, scandalo Ecclestone: "Sono colpevole di frode fiscale"
- Ecclestone, frode fiscale: cosa ha combinato Bernie
- Ecclestone: la F1, il potere, il denaro, i guai con la giustizia
F1, scandalo Ecclestone: “Sono colpevole di frode fiscale”
Bernie Ecclestone (tirato in ballo più volte da Massa sul fronte crash gate) è comparso davanti al giudice della Southwark Crown Court, dichiarandosi colpevole di frode fiscale come non fatto invece nell’udienza di giugno presso la Westminster Magistrates Court. Ecclestone ha ammesso di frode dopo aver omesso di dichiarare più di 400 milioni di sterline (circa 460 milioni di euro) detenuti in un fondo fiduciario a Singapore, e da allora ha accettato di rimborsare più di 652 milioni di sterline in un accordo con le autorità britanniche. L’ex boss della Formula 1 è stato così condannato a una pena detentiva di 17 mesi, sospesa per due anni – il che significa che sconterà la pena in prigione solo se commetterà ulteriori crimini nei prossimi due anni.
Ecclestone, frode fiscale: cosa ha combinato Bernie
L’ex capo della Formula 1 era stato accusato all’inizio dell’estate dopo che un’indagine dell’HM Revenue and Customs, l’autorità fiscale britannica, aveva affermato la non dichiarazione di beni offshore per un valore superiore a 400 milioni di sterline dal 13 luglio 2013 al 5 ottobre 2016. Ecclestone è comparso alla Westminster Magistrates Court a giugno per dichiararsi originariamente non colpevole dell’unica accusa di frode contro di lui.
Secondo l’Independent, l’accusa mossa a Ecclestone era di non aver dichiarato, il 7 luglio 2015, un fondo fiduciario a Singapore che aveva un conto bancario contenente circa 650 milioni di dollari. Ecclestone aveva risposto “No” alla domanda posta dai legali di HMRC riguardo a eventuali collegamenti con altri trust dentro o fuori il Regno Unito. A questo proposito, il procuratore Richard Wright ha dichiarato:
“Quella risposta era falsa o fuorviante. Il signor Ecclestone sapeva che la sua risposta avrebbe potuto essere falsa o fuorviante. Il signor Ecclestone non era del tutto chiaro su come fosse strutturata la proprietà dei conti in questione. Non sapeva quindi se fosse passibile di tasse, interessi o sanzioni in relazione agli importi che transitavano sui conti”.
Clare Montgomery KC, rappresentante di Ecclestone, citato da The Standard, afferma che
“Ecclestone ovviamente si rammarica amaramente degli eventi che hanno portato a questo processo penale. Non aveva intenzione di evitare di pagare le tasse ed è sempre stato disposto a pagare le tasse dovute. È pacifico che non conoscesse la vera situazione: semplicemente non conosceva la risposta alla domanda dell’HMRC e avrebbe dovuto dire ‘non lo so’ invece di ‘no’. Ora è in condizioni di salute fragili. L’intero processo ha causato uno stress immenso a lui e a coloro che lo amano”.
Ecclestone: la F1, il potere, il denaro, i guai con la giustizia
Bernie Ecclestone, 92 anni, 93 tra qualche settimana, ha guidato la Formula 1 per oltre 40 anni prima di cederla a Liberty Media all’inizio del 2017. Prima, tra il 1972 e il 1987 è stato proprietario del team Brabham. A lui viene riconosciuto di aver condotto la transizione della F1 nell’era moderna, per alcuni è anche il colpevole di un inizio di processo di snaturamento del circus. Amato e odiato al tempo stesso. Il suo patrimonio è quasi incalcolabile, è stato anche comproprietario del club calcistico del Queens Park Rangers dal 2007 al 2011 insieme all’allora team principal di Renault (ex Benetton) Flavio Briatore.
Secondo il Sunday Times, il suo patrimonio netto ammonta a circa 2,5 miliardi di sterline. Lo scorso anno è stato arrestato all’aeroporto Viracopos di Campinas, in Brasile, per essere stato trovato in possesso di una pistola, una LW Seecamp.32, non documentata, detenuta illegalmente mentre si imbarcava su un aereo privato verso la Svizzera. Tra il 2012 e il 2014 è stato processato in Germania sempre per frode fiscale, pagando qualcosa come 60 milioni di sterline. Intanto la F1 griffata Liberty Media guarda già al futuro ma sempre con lo stesso “partner”.