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F1, caso Wolff: Hamilton alza la voce, Toto e Susie contrattaccano. Aria di scissione, la guerra contro la FIA continua

In F1 è scontro all'Ok Corral tra FIA e FOM sul caso Wolff. Toto e Susie contrattaccano, Hamilton alza la voce. La guerra intestina rischia di esplodere tra la Federazione internazionale guidata da Mohammed Ben Sulayem e la F1 guidata da Stefano Domenicali. Gli scenari

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

“E non finisce qui” diceva sempre Corrado Mantoni. Mentre Mia Martina cantava “E non finisce mica il cielo”. Due citazioni che calzano a pennello con quello che sta succedendo in Formula 1. In un clima da all’Ok Corral il circus sta implodendo sotto la spinta delle polemiche infinite sollevate dal caso Wolff. Il presunto conflitto di interessi che ha visto coinvolto Toto Wolff team principal della Mercedes finito sotto accusa insieme all moglie, Susie accusata di fare da talpa in FIA visto il suo ruolo di responsabile del progetto F1 Academy dedicato alle donne nel circus.

La decisione della FIA di avviare un’indagine interna senza consultare e nemmeno avvisare le parti in causa ha sollevato un vaso di Pandora che ha suscitato la reazione sgradita di tutto il mondo della F1. Il passo indietro della Federazione non sembra aver sedato lo sdegno del circus che adesso con lo stesso Toto Wolff, la moglie Susie contrattacca. E dopo Mercedes anche Lewis Hamilton ha alzato la voce.

E qualcuno da più parti grida all’imponderabile: una scissione del mondo della Formula 1 dalla FIA con la creazione di un campionato Mondiale alternativo, fuori dalla Federazione Internazionale Automobilistica. Scenario possibile?

Caso Wolff, recap: le accuse su Toto e Susie, il passo indietro della FIA

Tutto e il contrario di tutto. Il tutto nel giro di una settimana, anzi pochi giorni. Al centro dello scandalo, una sorta di nuova Spy Story in F1 c’è la coppia formata da Toto e Susie Wolff, Stoddart da nubile. Lui è il team principal della Mercedes, lei è la moglie, ex pilota che ha sfiorato la F1 partecipando a una sessione di prove libere con la Williams, divenuta anch’ella manager di successo nell’automobilismo.

Susie Wolff nell’ultimo anno è diventata direttrice generale della F1 Academy, la serie dedicata alle donne propedeutica un domani al grande salto nel circus. Sotto accusa il possibile conflitto di interessi della famiglia Wolff potendo Susie venire a conoscenza con la sua carica in seno alla FIA di alcune informazioni di grande rilievo sul mondo della F1 magari a favore del marito team principal in Mercedes.

La Federazione Internazionale dell’Automobile è corsa ai ripari annunciando l’avvio di un’indagine per possibile conflitto d’interessi e lo ha reso noto con un comunicato senza però fare nessun riferimento esplicito e preciso, nè nomi. Ma soprattutto non ha avvisato i diretti interessati.

I team di F1 riuniti nella FOM hanno subito preso le distanze dalla FIA e preso le difese di Susie e Toto Wolff che intanto si sono difesi attaccando una prima volta la Federazione Internazionale con tanto di presa di posizione, lei sui social, e lui attraverso un comunicato della Mercedes. Da qui la marcia indietro della FIA che nel giro di poche ore ha chiuso la questione dicendo, ancora senza fare nomi, di non aver ravvisato nessuna irregolarità del codice di condotta. Ma la cosa era troppo grande per finire così come una tempesta in un bicchiere d’acqua.

Toto Wolff all’attacco della FIA: “Vogliamo chiarezza”

Dopo un primo duro comunicato della Mercedes, all’apertura dell’inchiesta da parte della FIA; è arrivata la dura reprimenda, sempre sui canali social del team di Brackley ma a firma del team principal, Toto Wolff direttamente coinvolto nella questione:

“Comprendiamo che c’è un notevole interesse da parte dei media per gli eventi di questa settimana, attualmente abbiamo uno scambio legale con la Federazione internazionale dell’automobile. Ci aspettiamo la massima trasparenza su ciò che è accaduto e sui motivi e ci siamo espressamente riservati tutti i diritti legali. Pertanto, comprenderete, per ora non faremo commenti ufficiali, ma affronteremo sicuramente la questione a tempo debito”.

Susie Wolff al contrattacco: “Misogenia”

Non paga del primo, durissimo commento, anche Susie Wolff ci è andata nuovamente giù pesante tirando in ballo la condizione delle donne in F1, i pregiudizi e la misogenia:

Per due giorni sono state fatte insinuazioni sulla mia integrità in pubblico, attraverso riunioni dietro le quinte. Ma nessuno della FIA mi ha parlato direttamente. Ho ricevuto abusi online sul mio lavoro e sulla mia famiglia. Non mi lascerò intimidire e intendo procedere fino a quando non avrò scoperto chi ha istigato questa campagna e ingannato i media. Quello che è successo questa settimana semplicemente non va bene. Come sport, dobbiamo chiedere, e meritiamo, di meglio. Potrei essere stato un danno collaterale in un attacco fallito contro qualcun altro, o l’obiettivo di un tentativo fallito di screditarmi personalmente, ma ho lavorato troppo duramente per vedere la mia reputazione messa in discussione da un comunicato stampa infondato”.

Fonte: Imago

F1, Spy Story: Hamilton al veleno contro la FIA

A prendere la difese, attaccando, del suo team principal, ci ha pensato anche Lewis Hamilton che da Baku dove ha ritirato il premio per il 3° posto nel Mondiale piloti alle spalle di Verstappen e Perez, ha rincarato la dose parlando di “attacco inaccettabile” contro il gran capo della Mercedes in F1 e difendendo la posizione di Susie Wolff tirando in ballo pure lui la lotta per la parità di genere:

È stata una settimana davvero deludente, vedere che l’organo di governo del nostro sport ha cercato di mettere in dubbio l’integrità di una delle più incredibili donne leader che abbiamo mai avuto nel nostro sport, Susie Wolf, senza fare domande, senza alcuna prova, per poi dire solo ‘mi dispiace’ alla fine”.Questo è inaccettabile. C’è una lotta costante per migliorare la diversità e l’inclusione all’interno del settore. Ma sembra che ci siano alcuni individui nella leadership della FIA che, ogni volta che cerchiamo di fare un passo avanti, cercano di farci tornare indietro. E questo deve cambiare”

Fonte: Imago

F1 contro FIA: Domenicali vs Sulayem, ipotesi scissione e Mondiale alternativo

La cosa più incredibile di tutta questa vicenda che non sappiamo dove porterà è che la decisione di aprire un’indagine, esclusivamente basata su un’indiscrezione giornalistica, non è piaciuta alla FOM presieduta da Stefano Domenicali e questa vicenda rischia di mettere in grande difficoltà il presidente della Fia, Mohaammed Ben Sulayem, considerato come un leader troppo impulsivo.

I dieci team in modo drastico e chiaro prendendo posizione a favore di Susie Wolff si sono schierati dalla parte della FOM, lasciando la FIA con un cerino in mano. L’unanime presa di posizione dei team, però, cambia lo scenario che si poteva presagire, isolando la Federazione Internazionale.

Una spaccatura importante tra i due enti che gestiscono lo sport, ovvero la FIA e il detentore dei diritti commerciali la FOM. Sicuramente non una buona notizia per il mondo dell’automobilismo e per la F1 che viaggia veloce verso quello che sarà il nuovo Patto della Concordia nel 2026. Non è da escludere se la ferita non verrà sanata che F1 sia pronta dal 2026 ad abbandonare la Fia e creare una propria serie indipendente.

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