La Ferrari sta vivendo la peggior stagione degli ultimi 30 anni, ma il futuro pilota del Cavallino Carlos Sainz non si dice particolarmente turbato. Da quando è arrivata l’ufficialità del suo trasferimento a Maranello nel 2021 al posto di Sebastian Vettel, il driver spagnolo è stato fatto oggetto di critiche e prese in giro sui social: quello che era un salto di qualità sembra ora una retrocessione, considerate le prestazioni attuali della scuderia di Maranello e la crescita della McLaren.
Ma Sainz tira dritto: “Possono ridere quanto vogliono, penso che in realtà alcuni di questi meme sulla Ferrari siano anche divertenti. La gente ha un sacco di tempo libero e se ne esce con queste idee molto divertenti, che fanno ridere anche me”.
“Sono il primo a ridere quando mi prendono in giro, mi diverto davvero. Immagino che chi le crea abbia questo scopo, quindi buon per loro”, sono le sue parole in un’intervista ad Autosport.
Il pilota iberico non sta al momento cercando casa in Italia: “Ci stanno pensando in Ferrari, io no. Voglio rimanere focalizzato sul 2020. Non appena la mia stagione sarà finita e partirà il 2021, ci penserò”.
Il Ceo della McLaren Zak Brown in una recente intervista ha rivelato alcuni retroscena del trasferimento di Sainz in Ferrari: “Avremmo potuto tenerlo, avevamo un accordo con cui avremmo potuto fermarlo. Avevamo un’opzione”.
Ma la possiblità di prendere Daniel Ricciardo ha spinto il team di Woking a cambiare: “Abbiamo provato a prendere Daniel Ricciardo la prima volta un paio di anni fa, quindi era sempre in cima alla nostra lista. Quando Andreas Seidl è arrivato da noi, ci siamo tenuti in contatto con Daniel. Così sono iniziate le conversazioni con lui, e abbiamo avuto l’impressione che non fosse contento di dove si trovava. In qualche modo le stelle si sono allineate perché noi volevamo sondare Daniel e Carlos voleva sondare la Ferrari. Avremmo potuto dire di no, ma avevamo un interesse per Daniel e abbiamo pensato: ‘Se noi possiamo prenderci Daniel e Carlos finisce con la Ferrari, è un buon affare per entrambi’”.