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F1, Ferrari a processo: Alesi e Herbert infiammano il dibattito

I due ex piloti, visto quanto accaduto in Ungheria alla Rossa, si sono esposti pubblicamente assumendo due punti di vista differenti sulla scuderia del Cavallino.

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Nonostante la Formula Uno sia andata ufficialmente, il processo alla Ferrari e a quanto accaduto domenica all’Hungaroring continua a riscuotere grandissimo interesse.

F1, critiche feroci alla Ferrari dopo l’Ungheria

Nelle ore immediatamente successive alla debacle del muretto della Rossa nel Gran Premio d’Ungheria, esperti e addetti ai lavori si sono scatenati nel dire loro su quanto avvenuto in casa Ferrari dove, certamente, ci si aspettava dopo le libere del venerdì che il fine settimana portasse ben altri risultati rispetto al 4° posto di Sainz e al 6° di Leclerc.

La strategia adottata per quest’ultimo in particolare ha sollevato un vero e proprio polverone mediatico con decine di critiche che sono piovute su Binotto e i suoi uomini. Fra quelli che più hanno preso di mira l’operato degli uomini del Cavallino vi è stato indubbiamente Johnny Herbert.

Contro la Ferrari e i suoi errori: la posizione di Herbert

Sono errori imbarazzanti. Davvero non li capisco. Perché non hanno guardato l’Alpine che stavano faticando con le dure? La Red Bull ha fatto pressioni affinché la Ferrari reagisse in modo sbagliato. Devono coinvolgere le persone giuste per fare ciò che fanno Red Bull e Mercedes” ha affermato senza mezzi termini l’ex pilota ai microfoni di Sky Sports.

“Devono risolvere rapidamente questi problemi. Quando hai un’auto in grado di vincere le gare e semplicemente regali queste vittorie o il massimo dei punti che dovrebbero arrivare a te, è imbarazzante”.

Alesi tende la mano alla Ferrari e ai suoi tifosi

Di fronte alla marea di bocciature che ha ricevuto la Ferrari, c’è anche chi ha voluto prendere le difese della scuderia italiana e invitare i tifosi a continuare a sostenere la Rossa.

È questo il caso di Jean Alesi che, dalle colonne del Corriere della Sera, ha spronato i supporters del Cavallino ad avere fiducia negli uomini deputati a mettere in pista e a far rendere al meglio la F1-75.

“Voglio rivolgermi ai tifosi della Ferrari arrabbiati e delusi anche io soffro pensando all’Ungheria: il clima ha cambiato le prestazioni in gara e ci sono stati errori. Negli assetti prima ancora che nella strategia” afferma il francese.

“Ma andare contro la Ferrari non fa bene a nessun tifoso, non porta nulla di buono alla squadra. Lo dico comprendendo ogni sfogo perché la passione è fatta di sentimenti forti. La negatività non porta niente di buono, mai. Ora mi viene voglia di voler bene a questa Ferrari perché gli uomini della Ferrari sono i primi a patire per ogni sconfitta”.

E da questi patimenti (e dalle analisi interne che ne scaturiranno) si spera che nella seconda parte di stagione Leclerc e Sainz possano finalmente rialzarsi e tornare a lottare per le posizioni di vertice.

F1, Ferrari a processo: Alesi e Herbert infiammano il dibattito Fonte: Getty

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