C’era da cogliere un’occasione al volo. Non si è fatto. Lecito recriminare. La Ferrari si sveglia, all’indomani del Gran Premio d’Austria delle mille polemiche per il contatto Verstappen-Norris, con un podio insperato colto dal sempre costante Carlos Sainz ma anche con la consapevolezza di avere dei grossi problemi che stanno limitando quella che doveva essere l’arma con cui essere più protagonisti in F1, ovvero la SF-24 Evo.
Gli aggiornamenti portati da Imola stanno producendo l’effetto contrario sulla monoposto, disequilibrata e scorbutica da guidare e mettere a punto. Se si esclude Monaco la rossa ha sofferto ovunque e la vittoria di Russell in Stiria è la conferma con la ceralacca che la Ferrari è oramai diventata quarta forza di questo Mondiale laddove a inizio stagione era la sola e unica alternativa al dominio Red Bull e di Verstappen
- GP Austria, Ferrari un'occasione persa: SF-24 troppo lenta
- Ferrari, cosa è il bouncing che sta limitando gli aggiornamenti sulla SF-24
- F1, Verstappen - Norris: steward colpevoli, Max sempre graziato, Stella alza la voce
- F1, Verstappen "intoccabile": perchè Max è spesso graziato?
GP Austria, Ferrari un’occasione persa: SF-24 troppo lenta
Un podio insperato arrancando e soffrendo. Magra consolazione per la Ferrari al Gp d’Austria in un altro week end deludente dal punto di vista delle prestazioni. Al di là dei problemi di Leclerc che continuando a partire quasi nella pancia del gruppo è sempre più a rischio contatto, c’è davvero la sensazione che questa Ferrari stia facendo dei passi indietro più che in avanti. Un vero peccato visto che le premesse, l’inizio di stagione, era stato di diverse avvisaglie.
Con Verstappen e Norris che si sono eliminati a vicenda nel finale, non c’era nessuna rossa pronta ad approfittarne alle loro spalle bensì una Mercedes, quella di Russell, che si è visto servire sul piatto d’argento un successo che nelle prime gare sarebbe stato tinto di rosso. Mercedes come la McLaren capace di trovare la dritta via gara dopo gara. Cosa che a Maranello hanno ancora una volta smarrito, nonostante Vasseur, un refresh di compiti e di uomini che continua aspettando chissà quando e chissà se, il “genio” di Newey. Nonostante una base buona che nel suo sviluppo è peggiorata invece di migliorare.
Ferrari, cosa è il bouncing che sta limitando gli aggiornamenti sulla SF-24
Doveva essere la macchina con cui puntare decisamente alla vittoria, non sempre ma spesso. Sicuramente più del successo “isolato” di Sainz in Australia. E invece la Ferrari è rimasta ferma al palo, a Monaco, alla vittoria di Charles Leclerc su un circuito che per ovvi motivi rappresenta un unicum nel calendario del Mondiale di F1.
Gli aggiornamenti sulla SF-24 hanno portato più carico, che era quello che mancava alla Ferrari. Carico maggiore che però ha portato l’effetto chiamato bouncing. Quando nel 2022 c’è stato l’ultimo cambio regolamentare con il ritorno all’effetto suolo, per un lungo periodo, la Mercedes ne soffriva tantissimo, ma un po’ tutte le nuove F1, si è parlato di effetto porpoising, vale a dire il saltellamento della monoposto. Sinonimo è il bouncing in cui a far sobbalzare la monoposto è il contatto del fondo con le disconnessioni dell’asfalto che va a creare, appunto, un rimbalzo verso l’esterno della vettura, poi nuovamente schiacciata verso il suolo dal suo carico aerodinamico.
I problemi della Ferrari sono emersi in seguito all’introduzione dei nuovi aggiornamenti. Sainz e Leclerc hanno specificato più volte come il nuovo pacchetto funzioni, solo non come dovrebbe nelle curve ad alta velocità; ed è lì che si verifica il bouncing.
F1, Verstappen – Norris: steward colpevoli, Max sempre graziato, Stella alza la voce
Polemiche a non finire. Un’amicizia gettata alle ortiche per un sorpasso al limite e un contatto, forse, largamente evitabile. Nel day after il Gran Premio d’Austria fa ancora discutere e non poco l’incidente che ha visto protagonisti due amici o ex tali, Lando Norris e Max Verstappen.
Oltre le parole dei diretti interessati Norris e Verstappen resta l’episodio che crea il più classico dei precedenti pericolosi. Lo ha rimarcato a gran voce Andrea Stella, team principal della McLaren, in questo caso dichiaratosi parte lesa, non foss’altro perchè Lando non solo ha perso la possibilità di vincere la gara ma è stato anche costretto al ritiro a differenza di Verstappen che comunque ha chiuso quinto.
“Non vogliamo un altro 2021, (riferimento al Mondiale conteso tra Verstappen-Hamilton deciso all’ultimo giro ad Abu Dhabi, ndr) che può anche essere stato divertente, ma che per chi ama veramente le corse non è stato un bel momento. Credo che una bandiera bianco o nera a Max dopo i primi movimenti in frenata sarebbe stata opportuna. Abbiamo un enorme rispetto per Verstappen e per la Red Bull e lui non ha bisogno di essere così esasperato”.
F1, Verstappen “intoccabile”: perchè Max è spesso graziato?
Chi vince ha sempre ragione. L’assunto non giustifica nel caso di Max Verstappen il perchè ci sia una sensazione di impunità nei suoi confronti da parte dei commissari, degli steward, della direzione corsa. Non si contano le infrazioni impunite nei confronti di Verstappen durante le prove libere, sanzionato spesso con delle reprimende o del tutto ignorati.
Ma soprattutto a far storcere il naso sono i casi limite, quelli grossi, anche questi quasi sempre vedono Max come una sorta di intoccabile dal ogni tipo di sanzione. E se Stella cita il famoso 2021 consegnato, quasi, dall’allora direttore di gara, Michael Masi nelle mani di Verstappen, proprio in Austria nella prima parte di gara in occasione del primo pit stop è guardacaso Max a uscire in faccia a Norris evitando qualsiasi tipo di sanzione per unsafe release, cosa che difficilmente accade ai suoi colleghi.
E appunto i movimenti in difesa di Max contro Lando sono sembrati molto al limite del regolamento, peraltro Verstappen se l’è cavata con una penalizzazione di 10″ che non ha assolutamente gravato sulla sua gara, 5° era e 5° è rimasto. Se da un lato vogliamo tutti una F1 più libera, dove ci sia maggiore libertà di lotta e meno paletti, è altrettanto vero che se ci sono delle regole che tutti sono tenuti a osservare, è importante che la legge sia uguale per tutti.