Dall’amore per la Ferrari, sbocciato sin da piccolo, a Michael Schumacher fino alla verità su Adrian Newey, il genio che ha deciso di lasciare la Red Bull dopo 18 anni e che potrebbe approdare a Maranello. Di questo ha parlato John Elkann in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
- John Elkann e l'amore per la Rossa: i ricordi d'infanzia con Lapo
- Il retroscena su Michael Schumacher, leggenda della Ferrari
- Sul possibile arrivo di Newey e le ambizioni della Ferrari
John Elkann e l’amore per la Rossa: i ricordi d’infanzia con Lapo
Il presidente di Ferrari riavvolge il nastro e ricorda quel è il primo ricordo che lo lega alla casa di Maranello. “La F40 e la Testarossa di mio nonno. Io e mio fratello (Lapo, ndr) le accendevamo di nascosto. La cosa difficile non era metterle in moto ma riuscire a entrare nel garage: per noi era un momento di libertà e soddisfazione. Schiacciavamo l’acceleratore soltanto per sentire il rumore e sognavamo a occhi aperti”.
Il retroscena su Michael Schumacher, leggenda della Ferrari
“Sono molto legato al periodo di Todt e Schumacher” continua Elkann, che poi si sofferma sul fuoriclasse tedesco, sulle cui condizioni di salute vige ancora il massimo riserbo a più di 10 anni dal drammatico incidente sugli sci. “L’anno prossimo ricorreranno 25 anni dal primo Mondiale che vinse con la Ferrari – spiega l’ad di Exor al CorSera -.Capivo già quanto fosse straordinario non solo come pilota ma come uomo. Gli insegnamenti di Michael sono ancora presenti a Maranello dove passava molto tempo, anche con i figli. Ci pensavo l’altro giorno al Family day, dove hanno partecipato oltre trentamila persone, mai così tante. La Ferrari è davvero una grande famiglia. E Michael ne fa tuttora parte: per me non è soltanto un campione, ma molto di più: ha amato la Ferrari e rimane molto amato da tutti noi”.
Sul possibile arrivo di Newey e le ambizioni della Ferrari
Il genio della RedBull sposerà la causa Ferrari? Ecco che cosa ha detto Elkann su Newey: “Ci sono tante valutazioni, bisogna fare attenzione. Va trovato il giusto momento in cui fare le cose, come è successo con Hamilton. Con lui c’è stata una convergenza di intenti che ha consentito di lavorare insieme. Esistono tante possibilità, Newey o altri, bisogna valutare bene se ci sono le condizioni”. Quando tornerà a vincere la Ferrari? “Lavoriamo sempre per quell’obiettivo: quest’anno abbiamo visto dei progressi e anche delle difficoltà. Abbiamo bisogno di continuare a crescere: va trovato l’equilibrio fra la valorizzazione delle tante persone capaci qui dentro e la possibilità di attrarre nuovi talenti”.